Cure Palliative
Cure Palliative: La visione di Marco Vener e l'impatto della Formazione continua - Blog Formazione continua
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Come parlare di cure palliative senza spaventare? Come togliere lo stigma, rimettere le persone ai margini al centro, la dignit脿 della persona, dare comunicazioni difficili in contesti di cura difficili, formazioni trasversali e team trasversali,...
鈥嬧赌嬧赌嬧赌嬧赌嬧赌嬧赌...Sono solo alcuni dei temi affrontati durante la quinta giornata cantonale dedicata alle cure palliative, in cui la Formazione continua 精东影业 ha presenziato con una bancarella e diversi poster. Fra questi, il poster di Marco Vener relativo al progetto sviluppato al Centro Sociale Onsernonese e nato durante la tesi del Diploma of Advanced Studies in geriatria della 精东影业, sull鈥橝dvance Care Planning e la sua applicabilit脿 nel contesto professionale. Il progetto di cure palliative, originato dal suo DAS, si 猫 evoluto per includere interventi specifici.
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Marco Vener
Marco Vener si laurea in infermieristica a Pavia nel 2013. Nel 2014 comincia la sua carriera professionale presso la Casa Anziani Fondazione Centro Sociale Onsernonese. Si specializza in geriatria nel 2017, ottenendo un Diploma of Advanced Studies (DAS). Il suo progetto di diploma, relativo alla pianificazione anticipata delle cure (Advanced care planning), ha comportato nello specifico la stesura di direttive anticipate che comprendessero anche altri aspetti oltre quelli medici, come quello psicosociale o la gestione dell鈥檃mbiente di vita della persona. L'istituto, grazie alla collaborazione della direzione e al lavoro collaborativo di equipe guidato da Marco, 猫 riuscito ad ottenere una certificazione federale di qualit脿 legata alle cure palliative che ha portato alla formazione di specialiste cliniche in cure palliative all'interno dell'istituto. Il suo lavoro ha contribuito a trovare punti d'incontro tra la geriatria e le cure palliative, migliorando significativamente la qualit脿 delle cure fornite all鈥檌nterno dell鈥檌stituto.
Intervista a Marco Vener
D: Il poster che hai presentato alla giornata cantonale parla del tuo progetto, che 猫 anche un po鈥 la tua storia professionale鈥
R: S矛, alla giornata cantonale ho presentato una parte del nostro progetto, con l鈥檕biettivo di mettere in luce che il bisogno di cure palliative in casa anziani 猫 elevato e dimostrando la necessit脿 clinica di sviluppare un progetto di cure palliative. Successivamente, durante il progetto cantonale di sensibilizzazione nelle case anziani, ho mostrato un'autovalutazione che avevo realizzato sulla nostra situazione, utilizzando i criteri federali di qualit脿 necessari per la certificazione. I responsabili del progetto cantonale hanno reagito positivamente, dicendo che eravamo gi脿 a buon punto verso la certificazione. Questo feedback ci ha incoraggiati a proseguire su questa strada, approfondendo ulteriormente il tema, formando l'intero team e impegnandoci a seguire la direzione indicata per garantire che le nostre strutture per anziani soddisfino gli standard di qualit脿 richiesti.
Negli anni scorsi, il team del Centro Sociale Onsernonese guidato da Marco, ha presentato poster sia alle giornate cantonali che ai congressi nazionali a Bienne, illustrando lo sviluppo del loro lavoro. Hanno mostrato lo strumento utilizzato, il percorso di implementazione, le formazioni per il personale e l'identificazione dei percorsi di cura. 脠 stato sottolineato che il vero beneficio deriva dalla modalit脿 di utilizzo dello strumento, che coinvolge il residente e la famiglia nelle decisioni basate sulla situazione socio-familiare e la prognosi futura.
鈥嬧赌嬧赌嬧赌嬧赌嬧赌嬧赌婣lla recente giornata cantonale, il team ha presentato un'analisi dei dati raccolti nel 2019 utilizzando un Flow Chart per identificare i bisogni palliativi e nel 2023 con il nuovo strumento ID-PALL. Questi dati, inizialmente raccolti per obiettivi interni, sono stati pubblicati in seguito alle giornate nazionali, dove 猫 emersa la necessit脿 per i professionisti delle cure palliative di concentrarsi sulle patologie croniche e non solo oncologiche, rafforzando con dei dati tali affermazioni.
D: Si pu貌 dire che il contenuto del poster presentato sia partito dal confronto con gli altri? Cio猫 tu hai riscontrato dei problemi nei processi, ma anche che il tuo Istituto non fosse l鈥檜nico ad averli e da l矛 sia partita l鈥檌dea?
R: S矛, esatto, siamo partiti un po' al contrario. A progetto iniziato gi脿 due anni fa abbiamo iniziato a discutere sul territorio della necessit脿 di cure palliative per gli anziani e ci siamo resi conto che non eravamo soli a notare questo bisogno. Abbiamo quindi deciso di raccogliere dati che dimostrassero l'importanza di questa esigenza, in linea con quanto si sta dicendo a livello nazionale e oltre, riguardo ai bisogni di cure palliative in geriatria. L'idea 猫 sensibilizzare maggiormente su questo bisogno con dati significativi che possano dare peso alla questione. Vogliamo essere di supporto e aiuto a chi si occupa di politica sanitaria e sociosanitaria, affinch茅 possano prendere decisioni informate sui percorsi da seguire. Avendo chiara la consistenza del problema, 猫 possibile capire meglio quali strategie attuare per far fronte ai bisogni della popolazione anziana.
D: Quindi la certificazione l鈥檃vete ricevuta come Istituto?
R: S矛, nel 2022, come unico istituto di tutto il Ticino. Oggi se non erro siamo in 36 Case Anziani in Svizzera.
D: Il progetto che hai presentato alla giornata cantonale, lo state ancora applicando nel vostro Istituto?
R: S矛, 猫 un lavoro in itinere, nel senso che la pratica 猫 attuale all鈥檌nterno del reparto e si lavora per mantenerla consolidata. Come in tutti gli istituti, c鈥櫭 il ricambio di personale, che ogni volta va formato. Il lavoro 猫 molto consistente: si tratta di costruire una filosofia delle cure palliative che sia integrata con la pratica quotidiana e le cure standard. Portare le cure palliative nella realt脿 geriatrica, dove i bisogni non sono cos矛 immediati come in oncologia, richiede una riflessione approfondita sulle particolarit脿 dei casi, sulla prognosi e sull'identificazione dei bisogni palliativi. Questo non 猫 un compito scontato, poich茅 culturalmente e storicamente le cure palliative sono pi霉 immediate nel contesto oncologico.
Marco ci spiega che non 猫 comune pensare alle case anziani come ambienti dove si praticano cure palliative, n茅 per la popolazione n茅 per i professionisti sanitari. Grazie alla raccolta e l'analisi dei dati, sono per貌 riusciti a dimostrare l'esistenza di questo bisogno e a lavorare per rispondervi efficacemente.
D: Avete ottenuto gi脿 dei buoni risultati鈥
R: S矛, stiamo cercando modi per oggettivare questo risultato, anche se non 猫 semplice trovare modalit脿 precise. Tuttavia, i feedback che riceviamo dalle famiglie sono molto significativi. 脠 sempre pi霉 frequente ricevere riscontri positivi, come: "Sono contento perch茅 i miei cari sono andati senza soffrire. Abbiamo apprezzato la cura per tutti gli aspetti鈥. Ci rendiamo conto che gestire il sintomo non 猫 l'unico aspetto importante durante il percorso di fine vita. Anche quando la persona non 猫 pienamente cosciente, ci impegniamo a fornire attenzioni personalizzate, come mettere musica che amava o incoraggiare la lettura di un libro preferito. Inoltre, rispettiamo le preferenze alimentari e le tradizioni familiari, offrendo cibi che sono stati graditi nel corso degli anni. Coinvolgiamo attivamente le famiglie, informandole su ci貌 che sta accadendo e quali sono gli obiettivi di cura durante questa fase. Questo approccio fa sentire alle famiglie che la persona 猫 curata con attenzione fino all'ultimo momento, anzich茅 essere semplicemente in attesa del decesso.
D: Quindi c鈥櫭 un coinvolgimento costante fra il personale curante e la famiglia?
R: S矛, c'猫 un coinvolgimento costante della famiglia in questo processo. 脠 un aspetto fondamentale che viene affrontato durante la formazione e nell'implementazione dei processi di assistenza e pianificazione previsti dal progetto. Durante l鈥檃ccoglienza, si presta particolare attenzione alla comunicazione con le famiglie e alla creazione di processi che coinvolgano attivamente i familiari. Ci sono diversi momenti in cui si prevede di coinvolgere la famiglia, a partire dalle fasi iniziali del caso, come nella parte relativa al piano di accompagnamento, che comprende le direttive anticipate.
Questo piano viene discusso con la famiglia poco dopo l'ingresso del residente, quando la sua situazione clinica si 猫 stabilizzata. Si valuta insieme quale sia la situazione attuale e ci貌 che ci si attende per il futuro. Sulla base delle volont脿 del residente, si decide cosa fare nel presente e nel futuro nel caso in cui non sia in grado di esprimere pi霉 le proprie preferenze. Si cerca di coinvolgere la famiglia il prima possibile, in modo che il residente possa esprimere le proprie volont脿 finch茅 猫 in grado di farlo. Se non 猫 possibile, si seguono le indicazioni previste dalla legge, coinvolgendo la famiglia o altre figure indicate legalmente, come previsto dall'articolo 378 del codice civile.
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R: S矛, alla giornata cantonale ho presentato una parte del nostro progetto, con l鈥檕biettivo di mettere in luce che il bisogno di cure palliative in casa anziani 猫 elevato e dimostrando la necessit脿 clinica di sviluppare un progetto di cure palliative. Successivamente, durante il progetto cantonale di sensibilizzazione nelle case anziani, ho mostrato un'autovalutazione che avevo realizzato sulla nostra situazione, utilizzando i criteri federali di qualit脿 necessari per la certificazione. I responsabili del progetto cantonale hanno reagito positivamente, dicendo che eravamo gi脿 a buon punto verso la certificazione. Questo feedback ci ha incoraggiati a proseguire su questa strada, approfondendo ulteriormente il tema, formando l'intero team e impegnandoci a seguire la direzione indicata per garantire che le nostre strutture per anziani soddisfino gli standard di qualit脿 richiesti.
Negli anni scorsi, il team del Centro Sociale Onsernonese guidato da Marco, ha presentato poster sia alle giornate cantonali che ai congressi nazionali a Bienne, illustrando lo sviluppo del loro lavoro. Hanno mostrato lo strumento utilizzato, il percorso di implementazione, le formazioni per il personale e l'identificazione dei percorsi di cura. 脠 stato sottolineato che il vero beneficio deriva dalla modalit脿 di utilizzo dello strumento, che coinvolge il residente e la famiglia nelle decisioni basate sulla situazione socio-familiare e la prognosi futura.
鈥嬧赌嬧赌嬧赌嬧赌嬧赌嬧赌婣lla recente giornata cantonale, il team ha presentato un'analisi dei dati raccolti nel 2019 utilizzando un Flow Chart per identificare i bisogni palliativi e nel 2023 con il nuovo strumento ID-PALL. Questi dati, inizialmente raccolti per obiettivi interni, sono stati pubblicati in seguito alle giornate nazionali, dove 猫 emersa la necessit脿 per i professionisti delle cure palliative di concentrarsi sulle patologie croniche e non solo oncologiche, rafforzando con dei dati tali affermazioni.
D: Si pu貌 dire che il contenuto del poster presentato sia partito dal confronto con gli altri? Cio猫 tu hai riscontrato dei problemi nei processi, ma anche che il tuo Istituto non fosse l鈥檜nico ad averli e da l矛 sia partita l鈥檌dea?
R: S矛, esatto, siamo partiti un po' al contrario. A progetto iniziato gi脿 due anni fa abbiamo iniziato a discutere sul territorio della necessit脿 di cure palliative per gli anziani e ci siamo resi conto che non eravamo soli a notare questo bisogno. Abbiamo quindi deciso di raccogliere dati che dimostrassero l'importanza di questa esigenza, in linea con quanto si sta dicendo a livello nazionale e oltre, riguardo ai bisogni di cure palliative in geriatria. L'idea 猫 sensibilizzare maggiormente su questo bisogno con dati significativi che possano dare peso alla questione. Vogliamo essere di supporto e aiuto a chi si occupa di politica sanitaria e sociosanitaria, affinch茅 possano prendere decisioni informate sui percorsi da seguire. Avendo chiara la consistenza del problema, 猫 possibile capire meglio quali strategie attuare per far fronte ai bisogni della popolazione anziana.
D: Quindi la certificazione l鈥檃vete ricevuta come Istituto?
R: S矛, nel 2022, come unico istituto di tutto il Ticino. Oggi se non erro siamo in 36 Case Anziani in Svizzera.
D: Il progetto che hai presentato alla giornata cantonale, lo state ancora applicando nel vostro Istituto?
R: S矛, 猫 un lavoro in itinere, nel senso che la pratica 猫 attuale all鈥檌nterno del reparto e si lavora per mantenerla consolidata. Come in tutti gli istituti, c鈥櫭 il ricambio di personale, che ogni volta va formato. Il lavoro 猫 molto consistente: si tratta di costruire una filosofia delle cure palliative che sia integrata con la pratica quotidiana e le cure standard. Portare le cure palliative nella realt脿 geriatrica, dove i bisogni non sono cos矛 immediati come in oncologia, richiede una riflessione approfondita sulle particolarit脿 dei casi, sulla prognosi e sull'identificazione dei bisogni palliativi. Questo non 猫 un compito scontato, poich茅 culturalmente e storicamente le cure palliative sono pi霉 immediate nel contesto oncologico.
Marco ci spiega che non 猫 comune pensare alle case anziani come ambienti dove si praticano cure palliative, n茅 per la popolazione n茅 per i professionisti sanitari. Grazie alla raccolta e l'analisi dei dati, sono per貌 riusciti a dimostrare l'esistenza di questo bisogno e a lavorare per rispondervi efficacemente.
D: Avete ottenuto gi脿 dei buoni risultati鈥
R: S矛, stiamo cercando modi per oggettivare questo risultato, anche se non 猫 semplice trovare modalit脿 precise. Tuttavia, i feedback che riceviamo dalle famiglie sono molto significativi. 脠 sempre pi霉 frequente ricevere riscontri positivi, come: "Sono contento perch茅 i miei cari sono andati senza soffrire. Abbiamo apprezzato la cura per tutti gli aspetti鈥. Ci rendiamo conto che gestire il sintomo non 猫 l'unico aspetto importante durante il percorso di fine vita. Anche quando la persona non 猫 pienamente cosciente, ci impegniamo a fornire attenzioni personalizzate, come mettere musica che amava o incoraggiare la lettura di un libro preferito. Inoltre, rispettiamo le preferenze alimentari e le tradizioni familiari, offrendo cibi che sono stati graditi nel corso degli anni. Coinvolgiamo attivamente le famiglie, informandole su ci貌 che sta accadendo e quali sono gli obiettivi di cura durante questa fase. Questo approccio fa sentire alle famiglie che la persona 猫 curata con attenzione fino all'ultimo momento, anzich茅 essere semplicemente in attesa del decesso.
D: Quindi c鈥櫭 un coinvolgimento costante fra il personale curante e la famiglia?
R: S矛, c'猫 un coinvolgimento costante della famiglia in questo processo. 脠 un aspetto fondamentale che viene affrontato durante la formazione e nell'implementazione dei processi di assistenza e pianificazione previsti dal progetto. Durante l鈥檃ccoglienza, si presta particolare attenzione alla comunicazione con le famiglie e alla creazione di processi che coinvolgano attivamente i familiari. Ci sono diversi momenti in cui si prevede di coinvolgere la famiglia, a partire dalle fasi iniziali del caso, come nella parte relativa al piano di accompagnamento, che comprende le direttive anticipate.
Questo piano viene discusso con la famiglia poco dopo l'ingresso del residente, quando la sua situazione clinica si 猫 stabilizzata. Si valuta insieme quale sia la situazione attuale e ci貌 che ci si attende per il futuro. Sulla base delle volont脿 del residente, si decide cosa fare nel presente e nel futuro nel caso in cui non sia in grado di esprimere pi霉 le proprie preferenze. Si cerca di coinvolgere la famiglia il prima possibile, in modo che il residente possa esprimere le proprie volont脿 finch茅 猫 in grado di farlo. Se non 猫 possibile, si seguono le indicazioni previste dalla legge, coinvolgendo la famiglia o altre figure indicate legalmente, come previsto dall'articolo 378 del codice civile.
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"L'approccio flessibile permette agli studenti
di diventare specialisti clinici e adattare le conoscenze alle necessit脿
del loro contesto lavorativo"
di diventare specialisti clinici e adattare le conoscenze alle necessit脿
del loro contesto lavorativo"
D: I benefici di questo approccio quindi sono per tutti, il paziente, la famiglia, ma anche l鈥檌stituto鈥
R: La modalit脿 operativa che stiamo adottando, insieme ad altri aspetti che purtroppo non possiamo approfondire ora, sembra ridurre il bisogno di cure specialistiche nelle case anziani. Alcuni criteri che definiscono tali bisogni specialistici sembrano essere soddisfatti grazie a questa presa in carico globale del nucleo residente, coinvolgendo sia il residente che la famiglia anzich茅 solo i rappresentanti. Questo approccio, che speriamo di oggettivare in futuro, ci consente di ridurre la complessit脿 dei casi
Collaboriamo attivamente con stage presso hospice per confrontarci con le loro pratiche, adattandole alla nostra realt脿 e adottando un linguaggio comune per favorire la comunicazione. L'anticipazione nella presa in carico e il coordinamento con il territorio sembrano ridurre la necessit脿 di interventi di seconda linea, consentendo a quest'ultima di concentrarsi sui casi veramente complessi. Questo evita un sovraccarico di lavoro e permette di sfruttare al meglio le risorse disponibili, garantendo un impatto significativo sulle situazioni che lo richiedono maggiormente.
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Uno dei criteri che pu貌 definire la complessit脿 di un caso, ci spiega Marco, 猫 la difficolt脿 nel definire delle direttive anticipate. Un approccio che prevede una presa in carico anticipata, integrando gradualmente anche situazioni familiari complesse, pu貌 risultare efficace. Quando si attende la fase terminale, il tempo 猫 limitato e le tensioni emotive possono aumentare, generando complessit脿 nella gestione del caso. Il medico potrebbe trovarsi in difficolt脿 nel prendere decisioni, soprattutto se la famiglia si oppone, anche se le decisioni sarebbero coerenti con un percorso di cure palliative. L'attivazione anticipata di questo tipo di processi di presa in carico graduale pu貌 ridurre il numero di casi complessi e richiedere il supporto dell'equipe solo nei casi in cui 猫 veramente necessario; contribuendo ad alleviare lo stress del paziente, della sua famiglia e del personale sanitario.
D: Come avviene il coinvolgimento del paziente? Cio猫 come fate ad attivare anticipatamente questo processo?
R: Il coinvolgimento del paziente avviene attraverso una pianificazione terapeutica assistenziale anticipata. Questo approccio personalizzato tiene conto della situazione clinica, della patologia, del grado di malattia e del livello di coscienza del paziente, considerando anche eventuali problemi di polimorbidit脿.
La comunicazione con il paziente continua fino all'ultimo momento, anche quando non 猫 in grado di parlare. Si fa affidamento sulla comunicazione non verbale e sui feedback del paziente durante le attivit脿 quotidiane. Ci sono situazioni in cui si parla esplicitamente della morte e altre in cui, semplicemente guardandoli, capiamo che sanno e che va bene cos矛. In entrambi i casi, facciamo capire al paziente che siamo presenti con il nostro supporto, sia attraverso la presenza fisica che con piccoli gesti di cura. In ogni caso, si rispetta il percorso individuale del paziente, evitando di forzarlo in situazioni emotivamente difficili
D: Chi segue le vostre formazioni? Sono solo interni?
R: No, sono formazioni sia interne che esterne per tutto il nostro staff. Tutti gli infermieri e gli OSS vengono formati sulle cure palliative, insieme al responsabile di cucina, alla responsabile di attivazione, alla segretaria, al direttore e al responsabile dei custodi. Le formazioni interne sono basate sui bisogni pratici che emergono durante il lavoro quotidiano. Affrontiamo le situazioni che richiedono maggiore attenzione, come le relazioni con le famiglie o le esigenze specifiche dei residenti in fase terminale. Coinvolgiamo tutte le figure dell'Istituto che hanno contatto diretto con i residenti, inclusi addetti alle pulizie e cuochi, perch茅 anche loro contribuiscono al benessere complessivo dei residenti.
D: Il coinvolgimento 猫 importante, anche il personale di cucina e di pulizia ha un ruolo nel benessere dei residenti.
R: Esatto. Il cuoco, ad esempio, pu貌 influenzare significativamente la qualit脿 della vita dei residenti attraverso il cibo, mentre il personale delle pulizie pu貌 creare un ambiente accogliente e favorire momenti di socializzazione. 脠 fondamentale che tutto il personale sia sensibile alle esigenze dei residenti e si senta libero di interagire con loro, anche se non 猫 direttamente coinvolto nella cura.
R: La modalit脿 operativa che stiamo adottando, insieme ad altri aspetti che purtroppo non possiamo approfondire ora, sembra ridurre il bisogno di cure specialistiche nelle case anziani. Alcuni criteri che definiscono tali bisogni specialistici sembrano essere soddisfatti grazie a questa presa in carico globale del nucleo residente, coinvolgendo sia il residente che la famiglia anzich茅 solo i rappresentanti. Questo approccio, che speriamo di oggettivare in futuro, ci consente di ridurre la complessit脿 dei casi
Collaboriamo attivamente con stage presso hospice per confrontarci con le loro pratiche, adattandole alla nostra realt脿 e adottando un linguaggio comune per favorire la comunicazione. L'anticipazione nella presa in carico e il coordinamento con il territorio sembrano ridurre la necessit脿 di interventi di seconda linea, consentendo a quest'ultima di concentrarsi sui casi veramente complessi. Questo evita un sovraccarico di lavoro e permette di sfruttare al meglio le risorse disponibili, garantendo un impatto significativo sulle situazioni che lo richiedono maggiormente.
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Uno dei criteri che pu貌 definire la complessit脿 di un caso, ci spiega Marco, 猫 la difficolt脿 nel definire delle direttive anticipate. Un approccio che prevede una presa in carico anticipata, integrando gradualmente anche situazioni familiari complesse, pu貌 risultare efficace. Quando si attende la fase terminale, il tempo 猫 limitato e le tensioni emotive possono aumentare, generando complessit脿 nella gestione del caso. Il medico potrebbe trovarsi in difficolt脿 nel prendere decisioni, soprattutto se la famiglia si oppone, anche se le decisioni sarebbero coerenti con un percorso di cure palliative. L'attivazione anticipata di questo tipo di processi di presa in carico graduale pu貌 ridurre il numero di casi complessi e richiedere il supporto dell'equipe solo nei casi in cui 猫 veramente necessario; contribuendo ad alleviare lo stress del paziente, della sua famiglia e del personale sanitario.
D: Come avviene il coinvolgimento del paziente? Cio猫 come fate ad attivare anticipatamente questo processo?
R: Il coinvolgimento del paziente avviene attraverso una pianificazione terapeutica assistenziale anticipata. Questo approccio personalizzato tiene conto della situazione clinica, della patologia, del grado di malattia e del livello di coscienza del paziente, considerando anche eventuali problemi di polimorbidit脿.
La comunicazione con il paziente continua fino all'ultimo momento, anche quando non 猫 in grado di parlare. Si fa affidamento sulla comunicazione non verbale e sui feedback del paziente durante le attivit脿 quotidiane. Ci sono situazioni in cui si parla esplicitamente della morte e altre in cui, semplicemente guardandoli, capiamo che sanno e che va bene cos矛. In entrambi i casi, facciamo capire al paziente che siamo presenti con il nostro supporto, sia attraverso la presenza fisica che con piccoli gesti di cura. In ogni caso, si rispetta il percorso individuale del paziente, evitando di forzarlo in situazioni emotivamente difficili
D: Chi segue le vostre formazioni? Sono solo interni?
R: No, sono formazioni sia interne che esterne per tutto il nostro staff. Tutti gli infermieri e gli OSS vengono formati sulle cure palliative, insieme al responsabile di cucina, alla responsabile di attivazione, alla segretaria, al direttore e al responsabile dei custodi. Le formazioni interne sono basate sui bisogni pratici che emergono durante il lavoro quotidiano. Affrontiamo le situazioni che richiedono maggiore attenzione, come le relazioni con le famiglie o le esigenze specifiche dei residenti in fase terminale. Coinvolgiamo tutte le figure dell'Istituto che hanno contatto diretto con i residenti, inclusi addetti alle pulizie e cuochi, perch茅 anche loro contribuiscono al benessere complessivo dei residenti.
D: Il coinvolgimento 猫 importante, anche il personale di cucina e di pulizia ha un ruolo nel benessere dei residenti.
R: Esatto. Il cuoco, ad esempio, pu貌 influenzare significativamente la qualit脿 della vita dei residenti attraverso il cibo, mentre il personale delle pulizie pu貌 creare un ambiente accogliente e favorire momenti di socializzazione. 脠 fondamentale che tutto il personale sia sensibile alle esigenze dei residenti e si senta libero di interagire con loro, anche se non 猫 direttamente coinvolto nella cura.
E le opportunit脿 di collaborazione
I momenti di formazione permettono di creare un approccio condiviso a tutti i livelli e di acquisire consapevolezza dei propri limiti.
I momenti di formazione permettono di creare un approccio condiviso a tutti i livelli e di acquisire consapevolezza dei propri limiti. Marco Vener spiega che durante queste sessioni si riesce a intervenire in modo pi霉 efficace. Ad esempio, se durante le pulizie si nota che un residente potrebbe avere dolore, ma la famiglia non ha osato menzionarlo direttamente, il personale infermieristico pu貌 prendere in considerazione questo feedback e intervenire di conseguenza. Questo tipo di comunicazione aperta permette di affrontare le questioni legate alle cure palliative in modo pi霉 completo e integrato, coprendo gli aspetti sociali, gestionali e spirituali del processo di cura鈥嬧赌嬧赌嬧赌嬧赌嬧赌嬧赌
D: Insomma, niente sarebbe possibile senza la Formazione e l鈥檃ggiornamento continuo.
R: S矛 Esatto, s矛. E in termini formativi, vedo una rete importante, soprattutto qui in Ticino. Credo che ci siano molte possibilit脿 di attivare un sistema che coinvolga la formazione, il territorio, la politica e singoli istituti. C'猫 spazio per una collaborazione ampia e costruttiva. Quello che 猫 stato sviluppato nel nostro istituto 猫 nato da una predisposizione interna e dalla mia scelta personale di dedicarmi a questo tema, supportato da un tutor preparato e formato. Abbiamo avuto l'opportunit脿 di collaborare con esperti esterni attraverso il progetto cantonale, che ci ha permesso di stabilire collegamenti con la seconda linea e di organizzare stage con hospice. Insomma, c'猫 un potenziale significativo per attivare varie forme di collaborazione. Credo che ci siano molte opportunit脿 da cogliere se ci impegniamo.
鈥嬧赌嬧赌嬧赌嬧赌
D: Credi che nella progettazione di un corso di Formazione sulle cure palliative si debba adottare un approccio differente rispetto ad altri corsi di formazione?
R: No, nel senso che la cosa che trovo molto positiva in generale della Formazione Continua 精东影业, 猫 che fornisca competenze che possono essere adattate alle esigenze specifiche di ogni istituto. La formazione si concentra sull'incontro tra reti e cure palliative, incoraggiando i partecipanti a implementare i loro apprendimenti nella pratica quotidiana delle loro singole istituzioni.
L'approccio flessibile permette agli studenti di diventare specialisti clinici e adattare le conoscenze alle necessit脿 del loro contesto lavorativo. Tuttavia, incontrare le sfide della geriatria e delle cure palliative, che sono due aree gi脿 singolarmente complesse, pu貌 rendere difficile lo sviluppo dei progetti all'interno delle istituzioni. In questi casi, la collaborazione con specialisti clinici in cure palliative 猫 essenziale per offrire una prospettiva pi霉 dettagliata su entrambe le aree. La formazione DAS in clinica generale, invece, fornisce una visione pi霉 ampia che aiuta a identificare le necessit脿 specifiche delle case per anziani e facilita l'integrazione di diverse realt脿 complesse.
鈥嬧赌嬧赌嬧赌嬧赌嬧赌嬧赌
D: Effettivamente Marco, la tua storia 猫 rappresentativa di come la Formazione continua possa portare non solo a un cambiamento individuale, ma anche all鈥檌nterno del proprio contesto professionale e poi andare oltre鈥 diffondersi ad altre istituzioni e trovare applicazioni differenti, a dipendenza dei casi e delle esigenze. Nel caso della storia che ci hai raccontato, ad esempio, non 猫 necessario che tutti gli istituti seguano l鈥檌ter che porta alla certificazione per trovare aspetti da poter applicare al proprio contesto.
R: Esatto, in questo caso non necessariamente si deve puntare verso la certificazione, la quale richiede tempo e risorse considerevoli e spesso tocca temi non strettamente legati alle cure palliative, ma solo marginalmente. Alcuni istituti potrebbero optare per investimenti meno ingenti ottenendo comunque risultati significativi. Sarebbe utile definire i criteri comuni a tutti gli istituti e quelli riservati a coloro che intendono o possiedono la certificazione, per valutarne l'efficacia. La sensazione 猫 che, anche senza la certificazione, l'implementazione di un approccio palliativo ha portato a riscontri positivi. Bisogna per貌 comprendere fino a che punto questo approccio deve essere sviluppato per essere efficacie. Questo 猫 un lavoro che richiede il supporto esterno, quindi sarebbe interessante conoscere il parere degli esperti in politica sanitaria e sociale su come proseguire.
D: Insomma, niente sarebbe possibile senza la Formazione e l鈥檃ggiornamento continuo.
R: S矛 Esatto, s矛. E in termini formativi, vedo una rete importante, soprattutto qui in Ticino. Credo che ci siano molte possibilit脿 di attivare un sistema che coinvolga la formazione, il territorio, la politica e singoli istituti. C'猫 spazio per una collaborazione ampia e costruttiva. Quello che 猫 stato sviluppato nel nostro istituto 猫 nato da una predisposizione interna e dalla mia scelta personale di dedicarmi a questo tema, supportato da un tutor preparato e formato. Abbiamo avuto l'opportunit脿 di collaborare con esperti esterni attraverso il progetto cantonale, che ci ha permesso di stabilire collegamenti con la seconda linea e di organizzare stage con hospice. Insomma, c'猫 un potenziale significativo per attivare varie forme di collaborazione. Credo che ci siano molte opportunit脿 da cogliere se ci impegniamo.
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D: Credi che nella progettazione di un corso di Formazione sulle cure palliative si debba adottare un approccio differente rispetto ad altri corsi di formazione?
R: No, nel senso che la cosa che trovo molto positiva in generale della Formazione Continua 精东影业, 猫 che fornisca competenze che possono essere adattate alle esigenze specifiche di ogni istituto. La formazione si concentra sull'incontro tra reti e cure palliative, incoraggiando i partecipanti a implementare i loro apprendimenti nella pratica quotidiana delle loro singole istituzioni.
L'approccio flessibile permette agli studenti di diventare specialisti clinici e adattare le conoscenze alle necessit脿 del loro contesto lavorativo. Tuttavia, incontrare le sfide della geriatria e delle cure palliative, che sono due aree gi脿 singolarmente complesse, pu貌 rendere difficile lo sviluppo dei progetti all'interno delle istituzioni. In questi casi, la collaborazione con specialisti clinici in cure palliative 猫 essenziale per offrire una prospettiva pi霉 dettagliata su entrambe le aree. La formazione DAS in clinica generale, invece, fornisce una visione pi霉 ampia che aiuta a identificare le necessit脿 specifiche delle case per anziani e facilita l'integrazione di diverse realt脿 complesse.
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D: Effettivamente Marco, la tua storia 猫 rappresentativa di come la Formazione continua possa portare non solo a un cambiamento individuale, ma anche all鈥檌nterno del proprio contesto professionale e poi andare oltre鈥 diffondersi ad altre istituzioni e trovare applicazioni differenti, a dipendenza dei casi e delle esigenze. Nel caso della storia che ci hai raccontato, ad esempio, non 猫 necessario che tutti gli istituti seguano l鈥檌ter che porta alla certificazione per trovare aspetti da poter applicare al proprio contesto.
R: Esatto, in questo caso non necessariamente si deve puntare verso la certificazione, la quale richiede tempo e risorse considerevoli e spesso tocca temi non strettamente legati alle cure palliative, ma solo marginalmente. Alcuni istituti potrebbero optare per investimenti meno ingenti ottenendo comunque risultati significativi. Sarebbe utile definire i criteri comuni a tutti gli istituti e quelli riservati a coloro che intendono o possiedono la certificazione, per valutarne l'efficacia. La sensazione 猫 che, anche senza la certificazione, l'implementazione di un approccio palliativo ha portato a riscontri positivi. Bisogna per貌 comprendere fino a che punto questo approccio deve essere sviluppato per essere efficacie. Questo 猫 un lavoro che richiede il supporto esterno, quindi sarebbe interessante conoscere il parere degli esperti in politica sanitaria e sociale su come proseguire.