Marta Aramini
M. Aramini - Una formazione completa e avanzata per sviluppare il ruolo professionale infermieristico
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Che professione svolgi attualmente?
​â¶Ä‹Al momento lavoro presso l’ambulatorio di nefrologia dell’Ospedale Regionale di Lugano con il ruolo di Infermiera Esperta Clinica. Dopo aver terminato il Master of Science in Cure infermieristiche ho avviato la procedura per la registrazione del ruolo quale APN (Advanced Practice Nurse) al registro Svizzero APN-CH e la mia richiesta è stata accettata nel mese di giugno 2024.
Questo ruolo mi permette di seguire i pazienti afferenti all’ambulatorio in maniera diversa e avanzata; con consulti condivisi con i medici, valutazioni infermieristiche avanzate, sostegno a pazienti e famigliari, educazione nella gestione della malattia renale cronica (in particolare nel periodo pre-dialisi, in pazienti che optano per la dialisi peritoneale o la terapia conservativa).
Le competenze del ruolo APN mi permettono di assicurare consulenza e supporto anche ai colleghi che lavorano nel reparto di nefrologia e hanno un’esperienza minore, organizzando formazioni ad hoc, aggiornando i protocolli basandomi sulle ultime evidenze e fungendo da punto di riferimento della gestione di casi complessi.
Perché hai scelto una formazione universitaria? E perché, in particolare, il Master in Cure infermieristiche alla ¾«¶«Ó°Òµ?
​â¶Ä‹Mi è sempre piaciuto studiare e ho sempre avuto l’interesse ad approfondire le mie conoscenze, migliorare le mie competenze e sviluppare il mio ruolo professionale. Dopo la formazione di base ho iniziato a lavorare in ospedale, in un reparto molto specialistico come quello della nefrologia. La complessità del paziente e la lunga traiettoria della malattia cronica mi hanno spinta a voler migliorare le cure offerte loro, con un particolare interesse verso la dialisi peritoneale. Con piacere ho avuto la possibilità di seguire il corso DAS in Clinica generale della ¾«¶«Ó°Òµ sviluppando il ruolo di specialista clinica di reparto. Il ruolo infermieristico di educatore è fondamentale per questa tipologia di paziente e negli anni ho avuto la possibilità di sviluppare e tenere anche numerose formazioni extra-ospedaliere (a studenti e altri professionisti).
Con la crescita della mia esperienza professionale e il desiderio di poter sviluppare nuovi ruoli professionali nel nostro contesto ticinese mi sono interessata al Master in Cure infermieristiche di ¾«¶«Ó°Òµ, che ho affrontato con grande motivazione e interesse.
Ho scelto il Master, pur avendo interesse in numerosi altri DAS già offerti da ¾«¶«Ó°Òµ, perché ritengo che sia una formazione completa, avanzata e che permette di sviluppare a fondo il nostro ruolo professionale, con l’obiettivo di valorizzare la nostra professione.
Hai scelto un Master Part-time. Come ti trovi in questa modalità di studio? Cosa apprezzi in particolare?
Trovo che il Master Part-time sia un’ottima soluzione per poter conciliare studio e professione. Mantenere entrambe le attività permette di collegare nell’immediato aspetti teorici appresi durante la formazione con la realtà lavorativa e viceversa.Sicuramente, seguire un Master part-time implica una notevole capacità organizzativa da parte dello studente, specialmente durante i periodi di maggiore carico di lavoro, come quando si sovrappongono progetti ospedalieri in corso, scadenze legate alla formazione e altri impegni già pianificati.
La complessità organizzativa, la collaborazione con numerosi professionisti e la richiesta di connessione tra teoria e pratica sono gli aspetti che ho più apprezzato di questa formazione.
Quali aspetti della formazione sono stati più utili per la tua professione?
La formazione Master mi ha permesso di approfondire il concetto di leadership sotto diversi punti di vista e attraverso differenti modalità (approfondimenti teorici, scoping review, lavori di gruppo, giochi di ruolo, ecc). Nello sviluppo professionale una buona leadership diventa fondamentale per riuscire a collaborare con numerosi altri professionisti, lavorare alla nascita di un nuovo ruolo professionale, stimolare i colleghi a offrire cure basate sulle evidenze e affrontare i numerosi cambiamenti che la realtà odierna ci richiede.Sempre più la tecnologia, la digitalizzazione e il protocollo delle pratiche rischiano, secondo me, di ridurre la capacità di valutazione e ragionamento clinico dei nuovi infermieri.
Il Master mi ha permesso di approfondire in maniera entusiasmante questo aspetto che cerco quotidianamente di portare nella nostra realtà lavorativa.
Che consiglio daresti a chi sta considerando di iscriversi allo stesso Master?
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Il consiglio che do ad ogni infermiere è di essere curioso, di non accontentarsi mai ma di voler andare oltre, approfondendo gli aspetti teorici della nostra bellissima professione, imparando dai colleghi con più esperienza, dai professionisti con i quali lavoriamo e dai pazienti che hanno tantissimo da insegnarci se solo siamo pronti ad ascoltarli. Il ruolo infermieristico si è sviluppato molto negli anni e ora tocca a noi farlo riconoscere e valorizzare.
​â¶Ä‹â€‹â¶Ä‹â€‹â¶Ä‹â€‹A chi considera di iscriversi al Master of Science in Cure infermieristiche consiglio di viverlo appieno. Non è un percorso facile e richiede qualche sacrificio ma la soddisfazione che si prova giunti al termine ripaga di ogni difficoltà . Il Master si può affrontare in diversi modi, io ho scelto di non accontentarmi, di impegnarmi al massimo per ogni lavoro richiesto, di affrontare di petto anche le situazioni che trovavo più difficili perché non c’è migliore occasione di questo Master per approfondire concetti quali la ricerca e la pratica clinica avanzata con il sostegno di docenti esperti che ci hanno permesso di sperimentare e di imparare facendo.
​â¶Ä‹â€‹â¶Ä‹â€‹â¶Ä‹â€‹Il gruppo che si crea tra professionisti provenienti da diversi ambiti sanitari favorisce anche l’insegnamento tra pari, la creazione di una rete che diventa fondamentale nella pratica di tutti i giorni e la crescita personale grazie al confronto e alle amicizie che nascono durante il percorso formativo.