Anna Mirella Ardid Ciscar
A. Ardid Ciscar - Realizzare un sogno e cambiare la propria vita ritornando a studiare
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Anna, 30 anni, diplomata al Bachelor in Lavoro sociale nel 2024, racconta come dopo aver perso il lavoro come hostess di volo durante la pandemia da COVID-19, abbia deciso di tornare a studiare per realizzare un sogno nel cassetto: quello di diventare assistente sociale.
Che professione svolgi attualmente? È ciò che hai sempre desiderato fare?
Lavoro come assistente sociale cantonale; per me non è solo un lavoro, è una missione di vita. Lavorare per il reinserimento lavorativo delle persone migranti non è solo ciò che faccio, ma ciò che ho sempre sognato di fare. È una passione che nasce dalla mia storia personale, essendo anch'io una migrante: capisco alcune delle loro battaglie e provo ogni giorno a fare la differenza.Perché hai scelto una formazione universitaria? E perché, in particolare, il Bachelor in Lavoro sociale?
​â¶Ä‹La mia vita è cambiata drasticamente durante la pandemia, quando lavoravo come hostess di volo in Germania. Dopo il licenziamento di massa avvenuto nel settore aereo, ho deciso che era il momento di inseguire un sogno rimasto troppo a lungo nel cassetto. Diventare assistente sociale era il mio obiettivo, ma pensavo fosse un passo indietro fermarmi con il lavoro e rimettermi a studiare.
In realtà è stata una delle decisioni migliori della mia vita, resa possibile da un evento che ha stravolto il mondo. E la ¾«¶«Ó°Òµ mi ha dato la possibilità di realizzare questo sogno.
Quali aspetti della formazione sono stati più utili per la tua professione?
​â¶Ä‹Gli stage sul territorio sono stati fondamentali. Venendo da un altro Paese, non conoscevo la rete dei servizi locali e grazie a queste esperienze ho potuto immergermi nella realtà e comprenderla a fondo.
Ma non solo: la formazione ha cambiato il mio modo di vedere il mondo. Avevo già un forte senso di giustizia sociale, ma non capivo appieno le cause profonde della fragilità che vedevo intorno a me. Le teorie empiriche e la conoscenza socio-politica mi hanno dato gli strumenti per agire con consapevolezza e passione.
Che consiglio daresti a chi vuole intraprendere il tuo percorso / la tua professione?
​â¶Ä‹Non studi per un esame, studi per ascoltare senza giudicare, per comprendere le storie di vita che si nascondono dietro ogni sguardo.
Non studi per un esame, studi per difendere i diritti delle persone più vulnerabili e per promuoverne l’autonomia.
Non studi per un esame, studi per collaborare con altri professionisti nella ricerca del benessere comune.
Intraprendere questo percorso non è facile, soprattutto se, come me, lavori nel frattempo. Ho passato serate, weekend e momenti di stanchezza infinita. Ma ciò che mi ha permesso di farcela è stata la rete di persone che mi hanno sostenuta e incoraggiata. Non abbiate paura di chiedere aiuto: spesso è il primo passo per costruire una rete forte, anche per il futuro professionale.