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Secondo la Strategia nazionale contro il cancro 2018-2020 ogni anno circa 40.000 persone ricevono una nuova diagnosi di cancro. Nei prossimi vent'anni, con l’invecchiamento della popolazione il numero stimato dei decessi sarà di oltre le 20.000 persone e l’invecchiamento della popolazione ci porrà di fronte a nuove sfide come ad esempio un’utenza oncologica sempre più anziana e polimorbida. Si stima che nel 2030 circa 500.000 persone in Svizzera riceveranno una diagnosi oncologica. In questo senso la prevenzione e la diagnosi precoce diventano una priorità nazionale e cantonale. Allo stesso tempo, le campagne di screening, le diagnosi sempre più precise, le continue scoperte di nuovi farmaci, l’approccio interprofessionale alla cura e la medicina personalizzata aumentano costantemente le possibilità di sopravvivenza.
La diagnosi di cancro pone grandi sfide non solo alla persona colpita e ai suoi familiari, ma anche al sistema sanitario. Il trattamento e il follow-up sono sempre più complessi e cambiano in maniera repentina, richiedendo al curante il continuo sviluppo di competenze assistenziali di punta, spiccate abilità volte ad un approccio alla cura sempre più improntato ad una pratica collaborativa, nonché ad una capacità adattamento ai diversi contesti della cura.