L’educatore zurighese Johann Heinrich Pestalozzi (1746–1827), il frate francescano friburghese Grégoire Girard (1765-1850) e il pastore alsaziano Jean-Frédéric Oberlin (1740-1826) sono considerati oggi tre eminenti figure della pedagogia dell’Illuminismo. Benché le loro idee siano talvolta percepite come distanti dalla scuola di oggi e dalle esperienze pedagogiche più recenti, idee come l’insegnamento intuitivo, ovvero il partire dalle intuizioni e riflessioni dei bambini stessi, o l’uso di supporti visivi e tattili per rendere meno astruse le spiegazioni di chi insegna, risalgono proprio a questi uomini. Per non parlare del fatto che Oberlin può essere considerato l’inventore di quella che oggi chiamiamo la scuola dell’infanzia.
La mostra Pestalozzi, Girard e Oberlin, in allestimento al DFA/ASP fino al prossimo 16 aprile, ripercorre le vite, le peregrinazioni nell’Europa del tempo e le visioni e intuizioni pedagogiche di queste tre importanti figure, vissute a cavallo tra Sette e Ottocento. Fra i materiali proposti figurano diversi pannelli informativi (in lingua francese) e illustrazioni, ma anche oggetti e attività didattiche da sperimentare in modo interattivo. La mostra include inoltre una piccola sezione aggiuntiva, creata a partire da libri della Biblioteca del DFA/ASP, che illustrerà come il pensiero di Pestalozzi e Girard è stato ricevuto e rielaborato dagli educatori nel mondo italofono e in particolare nel Canton Ticino.
La mostra, ideata dal di Yverdon, dal di Waldensbach e dal , è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì (ore 8:00-17:00) ed è collocata al primo piano dello stabile A (Piazza San Francesco 19).