Paolo McLeod
P. McLeod - Formazione pratica e nuove competenze professionali
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Paolo, dopo otto anni come docente di scuola elementare, insegna oggi in una classe a effettivo ridotto di scuola speciale e frequenta il secondo anno del Master in Pedagogia specializzata e didattica inclusiva.
Paolo, perché hai scelto una formazione universitaria e perché la ¾«¶«Ó°Òµ in particolare?
​â¶Ä‹Ho scelto una formazione universitaria perché sentivo il bisogno di ampliare le mie conoscenze per rispondere al meglio alle difficoltà che molti alunni e alunne affrontano quotidianamente. Dopo aver lavorato per un anno e mezzo nella scuola speciale, ho compreso quanto sia importante acquisire competenze specifiche nella pedagogia specializzata e nella didattica inclusiva. La ¾«¶«Ó°Òµ mi ha attratto per il suo approccio pratico e teorico e per l’attenzione che presta alle esigenze dei professionisti attivi, permettendomi di combinare studio e lavoro.
Hai scelto di studiare in parallelo all’attività professionale e familiare. Come ti trovi in questa modalità di studio? Cosa apprezzi in particolare?
​â¶Ä‹Studiare in parallelo all’attività professionale e alla vita familiare è sicuramente impegnativo. Lavorando all'80% e con un figlio piccolo, gestire tutto è una vera sfida, che richiede a volte di fare sacrifici per conciliare al meglio tutti gli aspetti della mia vita: la famiglia, il lavoro e lo studio, ma anche lo sport, che è per me molto importante. Ciononostante, lavorare con i miei allievi e le mie allieve è estremamente gratificante. Del percorso di studio alla ¾«¶«Ó°Òµ apprezzo particolarmente i moduli di natura pratica, che in più occasioni mi hanno fornito strumenti e conoscenze per affrontare situazioni complesse sul lavoro.
C’è un’esperienza di studio o di pratica durante il tuo percorso alla ¾«¶«Ó°Òµ che ti ha segnato positivamente e che vorresti raccontare?
​â¶Ä‹Una delle esperienze più significative riguarda un modulo che ho seguito, in cui sono stati affrontati i comportamenti oppositivi e sfidanti, con un focus particolare sull’autismo. Nelle classi in cui lavoro ci sono diversi alunni e alunne nello spettro, e grazie alle nozioni acquisite in questo corso ho potuto adattare le strategie didattiche per rispondere al meglio ai loro bisogni specifici. Questo modulo mi ha dato maggiore sicurezza e competenza nell’affrontare situazioni in cui sono richieste attenzioni personalizzate.
Che consiglio daresti a chi sta considerando di iscriversi allo stesso Master?
​â¶Ä‹Consiglierei sicuramente di affrontare il Master scegliendo una percentuale di lavoro adeguata. Sconsiglio di lavorare per più del 60% per riuscire a conciliare la vita lavorativa e quella scolastica con quella privata. Suggerisco, inoltre, di affrontare lo studio con spirito critico, curiosità e apertura. È un percorso impegnativo, ma ogni sforzo è ampiamente ripagato nel lavoro sul campo.