Un Laboratorio - Biblioteca custodisce e valorizza il fondo Norberto Bottani
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Nel 2018 al Dipartimento formazione e apprendimento / Alta scuola pedagogica (DFA/ASP) 猫 nato un laboratorio unico nel suo genere. In questo centro le competenze scientifiche del Professore in Storia della didattica si affiancano alla tradizionale missione di supporto all鈥檌nsegnamento e alla ricerca della Biblioteca dipartimentale. Vede cos矛 la luce il Laboratorio ricerca storico-educativa, documentazione, conservazione e digitalizzazione (RDCD), dove collaboratrici e collaboratori con competenze complementari lavorano al servizio dell鈥檌ntera 精东影业.
All鈥檌nizio l鈥檕biettivo era duplice: dare una collocazione fisica alle fonti per la storia dell鈥檈ducazione e della scuola ticinese, e conferire una missione scientifica alla Biblioteca. Qui la figura del bibliotecario 猫 quella di un collaboratore scientifico capace di fare ricerca in autonomia e di pensare la catalogazione dei documenti e la gestione dei dati anche in stretta collaborazione con docenti e ricercatori.
Da una parte i lavori di gestione e catalogazione della Biblioteca, dall鈥檃ltra quelli di esplorazione e ricerca del Laboratorio, con in comune la volont脿 di valorizzare i fondi librari e documentaristici.
Wolfgang Sahlfeld, responsabile del Laboratorio, afferma: 鈥淧er un ricercatore o una ricercatrice non esiste collaborazione pi霉 proficua di quella con un bibliotecario. Lavoriamo in modo interdisciplinare, per creare risorse utili e facilmente consultabili per chi svolge lavoro di ricerca in ambiti disciplinari diversi e per rendere i dati e metadati fruibili con finalit脿 di ricerca.鈥
Ma ci sono anche le funzioni di servizio. Ad esempio, nel momento del cambio di sede da Trevano a Mendrisio del Dipartimento ambiente costruzioni e design, il Laboratorio ha contribuito alla messa in sicurezza dei fondi storici del Dipartimento, acquisendo le parti che documentano la storia della Scuola capomastri, della Scuola professionale di disegno e della Scuola tecnica e d鈥檃rti decorative: fonti fondamentali per studiare e scrivere le storie di queste formazioni.
Quando una scuola o una biblioteca eredita fondi storici, acquisisce alcune caratteristiche di un archivio e i suoi doveri sono regolati da una legge cantonale secondo cui 鈥渉anno valore archivistico quei documenti che rivestono un鈥檌mportanza giuridica, politica, amministrativa, economica, sociale, culturale oppure che hanno un grande potenziale informativo鈥. Se si considera che in Ticino le scuole di formazione in ambito sociale, tecnico, artistico, architettonico, ecc. risalgono all鈥橭ttocento, la catalogazione e la conservazione delle fonti per la loro storia risultano doverose non solo legalmente, ma anche da un punto di vista scientifico.
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D鈥檃ltra parte, l鈥檈splorazione dei fondi storici della Biblioteca 猫 una caratteristica distintiva delle attivit脿 del Laboratorio. Molti materiali sono stati donati grazie a un rapporto di fiducia con i detentori, che riconosce e premia la professionalit脿 di questo gruppo di ricerca in Ticino. Ai fondi provenienti dal DFA/ASP e da altre biblioteche, a indirizzo prettamente scolastico (il Fondo Gianini, il Fondo Antico Magistrale, il Fondo Tarabori, i verbali della commissione Radiotelescuola), nel 2018 se ne 猫 aggiunto in tal modo uno particolarmente autorevole: il Fondo Norberto Bottani.
Da una parte i lavori di gestione e catalogazione della Biblioteca, dall鈥檃ltra quelli di esplorazione e ricerca del Laboratorio, con in comune la volont脿 di valorizzare i fondi librari e documentaristici.
Wolfgang Sahlfeld, responsabile del Laboratorio, afferma: 鈥淧er un ricercatore o una ricercatrice non esiste collaborazione pi霉 proficua di quella con un bibliotecario. Lavoriamo in modo interdisciplinare, per creare risorse utili e facilmente consultabili per chi svolge lavoro di ricerca in ambiti disciplinari diversi e per rendere i dati e metadati fruibili con finalit脿 di ricerca.鈥
Ma ci sono anche le funzioni di servizio. Ad esempio, nel momento del cambio di sede da Trevano a Mendrisio del Dipartimento ambiente costruzioni e design, il Laboratorio ha contribuito alla messa in sicurezza dei fondi storici del Dipartimento, acquisendo le parti che documentano la storia della Scuola capomastri, della Scuola professionale di disegno e della Scuola tecnica e d鈥檃rti decorative: fonti fondamentali per studiare e scrivere le storie di queste formazioni.
Quando una scuola o una biblioteca eredita fondi storici, acquisisce alcune caratteristiche di un archivio e i suoi doveri sono regolati da una legge cantonale secondo cui 鈥渉anno valore archivistico quei documenti che rivestono un鈥檌mportanza giuridica, politica, amministrativa, economica, sociale, culturale oppure che hanno un grande potenziale informativo鈥. Se si considera che in Ticino le scuole di formazione in ambito sociale, tecnico, artistico, architettonico, ecc. risalgono all鈥橭ttocento, la catalogazione e la conservazione delle fonti per la loro storia risultano doverose non solo legalmente, ma anche da un punto di vista scientifico.
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D鈥檃ltra parte, l鈥檈splorazione dei fondi storici della Biblioteca 猫 una caratteristica distintiva delle attivit脿 del Laboratorio. Molti materiali sono stati donati grazie a un rapporto di fiducia con i detentori, che riconosce e premia la professionalit脿 di questo gruppo di ricerca in Ticino. Ai fondi provenienti dal DFA/ASP e da altre biblioteche, a indirizzo prettamente scolastico (il Fondo Gianini, il Fondo Antico Magistrale, il Fondo Tarabori, i verbali della commissione Radiotelescuola), nel 2018 se ne 猫 aggiunto in tal modo uno particolarmente autorevole: il Fondo Norberto Bottani.
Il Fondo Norberto Bottani
Una figura chiave della riflessione sui sistemi educativi del Novecento e un ricercatore di fama internazionale nel campo dell鈥檌struzione. Si potrebbe riassumere cos矛 la biografia di Norberto Bottani che nel 1969, da giovane docente di pedagogia alla Scuola magistrale di Locarno, 猫 stato tra i protagonisti delle rimostranze studentesche iniziate con l鈥檕ccupazione dell鈥橝ula 20. In seguito, sette anni a Berna: prima presso la Cancelleria federale e poi all鈥橴fficio federale della scienza e della ricerca. Nel 1976 l鈥檃rrivo a Parigi, dove per oltre vent鈥檃nni 猫 amministratore principale dell鈥檃llora Centro per l鈥檌nnovazione sull鈥檈ducazione in seno all鈥橭rganizzazione per lo sviluppo economico (OCSE). Dal 1997 al 2005 猫 Direttore del Servizio di ricerca sull鈥檈ducazione del Dipartimento dell鈥橧struzione Pubblica del Canton Ginevra. Ancora oggi 猫 conosciuto per avere dato avvio all鈥檃nalisi dei sistemi educativi per indicatori.
A ottobre del 2018 Norberto Bottani 猫 tra i relatori di una serata-evento organizzata per ricordare il 50掳 anniversario dell鈥檕ccupazione dell鈥橝ula 20. Dato l鈥檌nteresse sul tema della riforma scolastica espresso in quell鈥檕ccasione, si convince che la biblioteca del DFA/ASP 猫 il luogo adatto per conservare e valorizzare il suo intero patrimonio librario e documentaristico.
Stefania Petralia, bibliotecaria e collaboratrice del laboratorio, dice: 鈥淩icordo con emozione l鈥檃rrivo di una grande quantit脿 di scatole dalla Provenza, dove quell鈥檃nno Norberto Bottani risiedeva con la sua famiglia. Era la fine del 2019, una volta ricevuto il fondo il primo passo 猫 stato dividere le scatole in base al loro contenuto. Abbiamo separato i documenti riservati da quelli destinati al libero accesso del pubblico. Queste due parti costituiscono il 鈥淔ondo Norberto Bottani鈥, composto da 1'400 volumi e monografie, ed oltre 100 scatole di materiale d鈥檃rchivio. Per quest鈥檜ltimo abbiamo creato un inventario dettagliato con oltre 15.000 voci, riportando le informazioni principali e la tipologia di ciascun documento. Si 猫 trattato di un鈥檈sperienza unica che ha coinvolto in prima persona Norberto stesso, con il quale si 猫 creata fin da subito una certa sintonia e un rapporto di amicizia鈥.
Il team del Laboratorio ha cos矛 iniziato a esplorare i documenti di Bottani, che testimoniano un percorso personale di ricerca e di interesse culturale che va al di l脿 della professione e delle responsabilit脿 professionali. Per quanto riguarda i principali filoni tematici se ne possono individuare tre: il primo riporta le considerazioni sulla sua esperienza alla Scuola Magistrale, sull鈥檌nsegnamento e sull鈥檌nterruzione della sua attivit脿 di docente nel 1969, con un carteggio con l鈥檃llora Direttore della Magistrale Carlo Speziali e il DECS. Il secondo riguarda il progetto INES condotto per l鈥橭CSE sull鈥檈ducazione prescolastica e sulle politiche sociali integrate per l鈥檌nfanzia. Il terzo e ultimo filone approfondisce la creazione e lo sviluppo di indicatori sul funzionamento del sistema scolastico, necessari per tracciare i risultati e l鈥檈voluzione delle politiche sull鈥檈ducazione, il progetto precursore di quella che oggi conosciamo come indagine PISA.
Il Fondo Norberto Bottani 猫 oggi una risorsa valorizzata in diversi modi. Ad esempio, 猫 stato alla base di una relazione al congresso 2021 della Societ脿 svizzera di ricerca in educazione, dedicata al corso in Storia della pedagogia e della filosofia che Norberto Bottani e Bruno Segre tennero alla Magistrale del 1968. Questo tipo di ricerca 猫 stato della massima utilit脿 non solo nelle recenti iniziative per i 150 dall鈥檌stituzione della Scuola magistrale, ma entra anche nell鈥檌nsegnamento, sia nei corsi del Bachelor per docenti di Scuola dell鈥橧nfanzia e Scuola elementare, sia nella documentazione offerta agli studenti che frequentano la Biblioteca del DFA/ASP. Attualmente il laboratorio ha in preparazione una pubblicazione sull鈥檈voluzione del discorso sulle necessit脿 di cura/scolarizzazione della prima infanzia, proprio a partire dalle carte di Bottani.
Il Laboratorio RDCD si occupa di libri e documenti stampati su carta (o anche manoscritti) del passato, ma la sua attivit脿 猫 rivolta al futuro. Un grande passo in avanti si potr脿 fare con il nuovo Portale per l鈥橝ccesso alle Informazioni della Ricerca 精东影业 (ARIS) dove confluiranno gli output della ricerca, le tesi degli studenti e i fondi digitalizzati delle biblioteche 精东影业, in particolare quella del DFA/ASP. Questo strumento permetter脿 di creare collezioni di documenti digitalizzati del Fondo Norberto Bottani in grado di offrire narrazioni bibliografiche e documentate rispetto a temi che, ancora oggi, sono di grande attualit脿. L鈥檕biettivo 猫 鈥渁prire gli archivi鈥 e mettere a disposizione del materiale, altrimenti, specialistico. In altre parole, questa nuova forma di valorizzazione vuole rendere pi霉 attrattiva la ricerca bibliografica, anche grazie alle fonti originali conservate a Locarno, e ispirare tanto la ricerca quanto i lavori di diploma degli studenti e delle studentesse o anche nuovi progetti dottorali nell鈥檃mbito delle scienze dell鈥檈ducazione.