Un'indagine nazionale condotta da SAVOIRSOCIAL, l’Organizzazione mantello svizzera per la formazione professionale nel settore sociale, e SASSA, la Conferenza svizzera delle scuole universitarie professionali di lavoro scoiale, ha evidenziato una situazione delicata nel settore sociale svizzero. Dai dati raccolti è emerso che le organizzazioni faticano a trovare personale qualificato e devono affrontare un’alta rotazione del personale e difficoltà nel riempire i posti vacanti, il che sovraccarica i dipendenti attuali.
Lo studio ha coinvolto circa 1.700 datori di lavoro del settore sociale per un totale di 31.500 collaboratori/trici con un’attività professionale nel settore sociale, analizzando tutti gli ambiti del lavoro sociale in Svizzera. Attraverso questionari, interviste e dati statistici, è stato possibile ottenere una visione completa delle difficoltà con cui si sta confrontando il settore e che richiedono un intervento mirato.
I risultati in breve
Crescita del settore sociale
Dal 2016 il settore ha registrato una crescita significativa sia nel numero di istituzioni che nel personale impiegato. Anche il numero di diplomi rilasciati per le professioni sociali è aumentato, rappresentando il 6,2% del totale dei diplomi nel 2023. Questa crescita è attribuibile soprattutto alle formazioni professionali di base e superiori.
Aumento del personale qualificato
Rispetto ad uno studio analogo condotto nel 2016, la percentuale di persone senza un diploma formale nel settore sociale è diminuita. Attualmente oltre il 60% dei-delle collaboratori-trici è personale qualificato in possesso di un diploma formale in una professione sociale. Inoltre, circa la metà di tutti i dipendenti che lavorano nel settore sociale ha concluso una formazione di livello terziario.
La percentuale più bassa di personale qualificato si riscontra nella custodia complementare alla famiglia e custodia parascolastica. In questo campo, dove il 40% delle persone che lavorano nel settore sociale non dispone di un diploma formale.
Molti giovani lavoratori e lavoratrici
Il settore è caratterizzato da una forte presenza di giovani: circa la metà dei lavoratori ha meno di 37 anni, mentre solo il 14% supera i 55 anni. Questo è particolarmente evidente nei servizi destinati a bambini e giovani o per quelli che si occupano di Migrazione e asilo.
Difficoltà nel reclutamento di personale qualificato e alta mobilità del personale
Lo studio mostra come il reclutamento sia diventato più costoso e più impegnativo rispetto al passato, anche per l’occupazione di funzioni dirigenziali. Il più delle volte le istituzioni devono quindi scendere a compromessi e assumere persone con la qualifica richiesta ma non nei tempi desiderati.
Un altro aspetto problematico è rappresentato dalla mobilità del personale: si registra un numero importante di dipendenti che cambia posto di lavoro dopo pochi anni, soprattutto nella Svizzera Tedesca. Le dimissioni sono perlopiù motivate da carichi di lavoro eccessivi, salari inadeguati e desiderio di cambiamento professionale. Questo alto tasso di turnover si traduce in un aumento del carico di lavoro per gli altri dipendenti e in processi di assunzione più lunghi e costosi.
Tendenze future
Il futuro presenta ulteriori sfide: si prevede una crescita della domanda di personale qualificato nei prossimi cinque anni, specialmente nei servizi rivolti a bambini e giovani. Necessità dovuta in primis alla crescente complessità del lavoro che richiede più personale qualificato.
Lo studio completo è disponibile su