Il 20 e 21 febbraio 2024 si è tenuto a Leuven, in Belgio, l’evento internazionale “Future of Work: Reclaiming the Value of Work in the Digital Economy”, un’importante occasione di confronto sull’impatto delle nuove tecnologie sul mondo del lavoro, organizzato dall’European Trade Union Institute (ETUI). La conferenza, alla sua quinta edizione, ha riunito oltre un centinaio di ricercatori e portatori di interesse e ha visto la presenza di rappresentanti della Commissione europea e dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO). Tra i relatori, ha partecipato anche Nicolas Pons-Vignon, ricercatore del della Ӱҵ.
L’evento ha esplorato le implicazioni dell’intelligenza artificiale generativa e della gestione algoritmica, con un focus sulla qualità del lavoro e sull’adeguatezza dei modelli normativi esistenti. In un contesto in cui il lavoro su piattaforma e la digitalizzazione stanno ridefinendo il mercato del lavoro europeo, i partecipanti hanno discusso le sfide legate alla regolamentazione e alla sostenibilità delle attuali dottrine giuridiche e sociali.
Nicolas Pons-Vignon ha presentato il suo studio intitolato “Power resources and the last-mile problem in logistics. Reflections on a Swiss labour struggle”, in cui ha analizzato la condizione dei lavoratori della logistica dell’ultimo miglio in Svizzera, ovvero gli addetti alla fase finale della catena di distribuzione, responsabili della consegna della merce ai clienti finali. Questo settore ha assunto un ruolo sempre più centrale con la crescita dell’e-commerce e delle consegne a domicilio, specialmente durante la pandemia da COVID-19. Tuttavia, nonostante il riconoscimento simbolico ricevuto in quel periodo, le condizioni di vulnerabilità e la precarietà di questi lavoratori sono rimaste invariate.
Basandosi sull’approccio delle risorse di potere (PRA) e sulla ricerca relativa all’“Amazonizzazione” della logistica - fenomeno in cui molte aziende, anche in assenza diretta di Amazon, ne adottino le pratiche organizzative per limitare la mobilitazione dei lavoratori - Pons-Vignon ha evidenziato come la logistica dell’ultimo miglio, sebbene spesso trascurata negli studi sull’organizzazione del lavoro, rappresenti un settore con un alto potenziale di mobilitazione operaia. Inserendosi nel dibattito su come le dinamiche del capitalismo digitale influenzino la capacità dei lavoratori di organizzarsi e far valere i propri diritti, la sua ricerca dimostra che il successo delle mobilitazioni dipende da diversi fattori, tra cui le tutele contro il licenziamento per gli attivisti sindacali e la capacità di costituire collettivi di lavoratori militanti. Per sostenere la sua tesi, il ricercatore ha analizzato il caso della lotta dei corrieri DPD in Svizzera, evidenziando il tentativo – ambizioso ma infine fallito – di ottenere il riconoscimento del collettivo dei lavoratori e del sindacato da loro scelto.
Il caso analizzato offre spunti preziosi per comprendere il futuro dell’economia digitale e il ruolo che i lavoratori possono giocare nella sua trasformazione.
Lo studio di Nicols Pons-Vignon è stato pubblicato come parte di un numero speciale della rivista New Political Economy. L’articolo completo è stato coordinato con Uma Rani, Senior Economist presso l’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO), ed è disponibile .