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Negli ultimi anni si assiste ad un interessante e incoraggiante processo di valorizzazione della narrazione, non solo nella cura ma anche nelle organizzazioni, come se ci fosse la necessit脿 di mettere in risalto, grazie al processo narrativo, una dimensione diacronica che consenta di pensarsi, come singoli e come gruppi, all鈥檌nterno di un flusso che, dal passato, si proietti al futuro. Un pensiero che porta inevitabilmente a creare connessioni, a stendere relazioni, a cercare e dare senso, all鈥檕rientarsi alla progettualit脿 che ogni futuro propone. La riflessione sulla narrazione, proprio per la sua naturale capacit脿 di creare connessioni, pu貌 favorire il lavoro di conoscenza di s茅 cos矛 come quello interpersonale. La dimensione narrativa, infatti, stimola processi di comprensione in chi racconta e in chi ascolta. Un modo per lavorare con questa dimensione sono le fiabe attraverso il loro uso in attivit脿 di gruppo. Queste consentono la condivisione di sguardi sui temi che esse suscitano nel loro linguaggio apparentemente infantile o arcaico, favorendo scambio di prospettive tra i partecipanti debitamente orientati sui temi della relazione d鈥檃iuto che, di volta in volta, vengono tematizzati nella parte teorica. La narrazione attraverso l鈥檈sercizio del gruppo fiaba fa incontrare la complessit脿, la fa sperimentare, esercita ad essa e, facendolo, accosta al tema dell鈥檌dentit脿. La narrazione, nella quotidianit脿 professionale, 猫 il canale attraverso il quale si presenta il proprio lavoro agli altri, scegliendo i linguaggi, calibrando le parole, appoggiandosi alle convenzioni, includendo o escludendo contenuti, proprio come per i dolori della vita. Eppure, sempre svelando qualcosa di s茅, dello sguardo che si ha sulle cose, della prospettiva attraverso la quale ci si pone nei confronti della quotidianit脿, sul senso di ci貌 che si sta facendo in rapporto a dove si vuole andare, ma anche in relazione a dove si 猫 partiti. Si abita un flusso narrativo dove continuamente si espone s茅 stessi all鈥檃ltro, con tutto quello che contiene ogni esposizione, coi rischi che cela, con le sorprese che schiude.