Smart City
Cos'猫 una Smart City? La parola ad Albedo Bettini - Blog Formazione continua
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Chi decide se una citt脿 猫 vivibile? Se ci sono alberi dove servono, se i trasporti funzionano, se la tua energia arriva da una rete intelligente o da un cavo logoro? Non 猫 fantascienza, 猫 urbanistica. Ed 猫 urgente: secondo l鈥橭NU, entro il 2050 due persone su tre vivranno in citt脿 (Revision of World Urbanization Prospects). E se quelle citt脿 non saranno 鈥渟mart鈥, rischieranno di essere inadeguate. Il concetto di Smart City 猫 passato da buzzword a necessit脿 strutturale. Ma cosa significa davvero 鈥渋ntelligente鈥, quando si parla di citt脿?
鈥嬧赌嬧赌嬧赌嬧赌嬧赌嬧赌Per molti, 猫 sinonimo di sensori, automazione, app per prenotare il parcheggio. Per altri, 猫 solo un modo elegante per dire che manca una visione politica. La verit脿 猫 che oggi 鈥渟mart鈥 non basta pi霉: serve resilienza, partecipazione, e soprattutto vere migliorie. Secondo l鈥橧ESE Cities in Motion Index, le citt脿 davvero smart sono quelle che sanno integrare tecnologia, ambiente, inclusione sociale e buona governance. Non basta digitalizzare: bisogna ripensare come viviamo, ci muoviamo, consumiamo energia e partecipiamo alle decisioni pubbliche. E infatti, l鈥橴nione Europea ha gi脿 messo sul tavolo centinaia di progetti - oltre 370 solo con Horizon 2020 - per trasformare i centri urbani.
鈥嬧赌嬧赌嬧赌嬧赌嬧赌嬧赌婣 formare i professionisti che dovranno renderle realt脿 ci pensa anche la Formazione continua 精东影业, con il suo CAS Smart City. Un percorso per chi vuole imparare a progettare innovazione urbana, partendo dal territorio e dalle persone. Ne abbiamo parlato con Albedo Bettini, responsabile del corso. Per capire meglio perch茅 tutto questo riguarda da vicino non solo urbanisti e ingegneri, ma anche chi ogni giorno una citt脿 la vive. A piedi, in bici, con un bus in ritardo, o cercando parcheggio.
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Non dobbiamo sapere tutto, ma dobbiamo saperci comprendere. Proprio per questo il CAS 猫 strutturato in collaborazione con tre dipartimenti (DACD, DEASS e DTI).
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Albedo Bettini
Ricercatore Energia e territorio, Istituto sostenibilit脿 applicata all'ambiente costruito, responsabile del CAS Smart City
Scopri di pi霉
D: Cosa sono le Smart City, e come si 猫 evoluto questo concetto nel tempo?
R: Il concetto di Smart City si 猫 evoluto nel tempo. Nell鈥檌mmaginario comune 猫 legato ai processi di digitalizzazione. Oggi per fortuna abbiamo capito che al centro ci devono stare le persone. La Smart City non 猫 una citt脿 piena di tecnologia, ma una citt脿 dove la tecnologia serve a migliorare la qualit脿 della vita e guidare la transizione verso la sostenibilit脿 territoriale. 脠 un approccio sistemico, partecipativo, radicato nel territorio.
D: Hai esempi di citt脿 svizzere che stanno gi脿 adottando questo approccio?
R: Ce ne sono vari. Uno su tutti Zurigo: usa i digital twin per pianificare, e strumenti partecipativi per coinvolgere i cittadini. A Losanna c鈥櫭 una piattaforma dove i cittadini propongono progetti e votano quelli da finanziare. Ma anche realt脿 pi霉 piccole ma molto virtuose come e . E poi ci sono collaborazioni virtuose tra comuni, universit脿 e aziende pubbliche come FFS o La Posta. Insomma, il fermento c鈥櫭.
C鈥櫭 chi sostiene che le Smart City sono un lusso da Paesi ricchi. 脠 un rischio reale?
R: S矛, ed 猫 un rischio concreto. Il concetto 猫 nato in contesti occidentali e tecnocratici. All鈥檌nizio la digitalizzazione era uno strumento, forse anche troppo fine a s茅 stesso. Ma oggi l鈥檃pproccio si 猫 evoluto: si cuce sul territorio, si adatta; quindi, le caratteristiche di una smart city dipenderanno dalle peculiarit脿 del territorio in cui 猫 stata progettata, va sempre declinato sulla base delle caratteristiche del territorio. La partecipazione dei cittadini 猫 diventata centrale, e c鈥櫭 una crescente attenzione a come rendere questo modello applicabile anche in contesti meno sviluppati, meno digitalizzati.
D: Il contatto con la cultura locale 猫 quindi essenziale?
R: Assolutamente. Non si pu貌 parlare di Smart City senza partire dai bisogni specifici e reali del territorio e dei suoi abitanti. Serve anche un approccio transdisciplinare che tenga insieme tecnologie, aspetti culturali, economici, sociali. Ed 猫 proprio per questo che il CAS nasce dalla stretta collaborazione di tre dipartimenti diversi.
D: Esiste una corrente di pensiero che sostiene che le smart cities sarebbero poco resilenti in contesti di crisi, ad esempio se dovesse esserci scarsit脿 nell鈥檃pprovvigionamento energetico鈥 cosa ne pensi?
R: Per assurdo 猫 proprio il contrario: le smart cities possono aiutare a superare meglio momenti di penuria energetica. Questo perch茅 promuovono lo sviluppo della produzione decentralizzata da energie rinnovabili, che di fatto 猫 locale ed indipendente dalle dinamiche globali. Inoltre, implementando reti che sfruttano l鈥檌ntelligenza artificiale per ottimizzare i flussi associati a sistemi di stoccaggio, come ad esempio auto elettriche bidirezionali, possiamo produrre e stoccare energia per utilizzarla a dipendenza di bisogni specifici. Attualmente la ricerca in questo ambito 猫 intensa, l鈥檌nnovazione ha senza dubbio come obiettivo anche l鈥檃umento della resilienza dei sistemi.
D: Quali sono i rischi in termini di privacy e sicurezza? Come si gestiscono?
R: Chiaramente la sicurezza 猫 alla base. Parliamo di sistemi che raccolgono tanti dati, quindi 猫 essenziale progettare la sicurezza a monte, con delle strutture automaticamente protette (privacy by design o privacy by default). 脠 un tema importante, la sicurezza dei cittadini e dei loro dati sensibili. Per esempio, le telecamere intelligenti nelle Smart City spesso rilevano solo sagome, non dettagli personali. L鈥檃nonimizzazione 猫 strutturale.
D: Quali sono le competenze pi霉 richieste oggi per lavorare in questo ambito?
R: Servono profili ibridi. Ognuno deve avere competenze forti nella propria area, ma anche la capacit脿 di dialogare con altre discipline. Serve chi sa parlare il linguaggio dell鈥檌ngegnere, del sociologo, dell鈥檈conomista. Non dobbiamo sapere tutto, ma dobbiamo saperci comprendere. Proprio per questo il CAS 猫 strutturato in collaborazione con tre dipartimenti (DACD, DEASS e DTI)
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D: E quindi il CAS Smart City 精东影业 cosa vuole offrire, concretamente?
R: Strumenti per affrontare questa complessit脿. Vogliamo formare professionisti capaci di progettare innovazione nei sistemi territoriali, integrando le competenze tecniche con la capacit脿 di leggere il contesto e coinvolgere i cittadini. 脠 un laboratorio interdisciplinare, nato per generare impatto.
R: Il concetto di Smart City si 猫 evoluto nel tempo. Nell鈥檌mmaginario comune 猫 legato ai processi di digitalizzazione. Oggi per fortuna abbiamo capito che al centro ci devono stare le persone. La Smart City non 猫 una citt脿 piena di tecnologia, ma una citt脿 dove la tecnologia serve a migliorare la qualit脿 della vita e guidare la transizione verso la sostenibilit脿 territoriale. 脠 un approccio sistemico, partecipativo, radicato nel territorio.
D: Hai esempi di citt脿 svizzere che stanno gi脿 adottando questo approccio?
R: Ce ne sono vari. Uno su tutti Zurigo: usa i digital twin per pianificare, e strumenti partecipativi per coinvolgere i cittadini. A Losanna c鈥櫭 una piattaforma dove i cittadini propongono progetti e votano quelli da finanziare. Ma anche realt脿 pi霉 piccole ma molto virtuose come e . E poi ci sono collaborazioni virtuose tra comuni, universit脿 e aziende pubbliche come FFS o La Posta. Insomma, il fermento c鈥櫭.
C鈥櫭 chi sostiene che le Smart City sono un lusso da Paesi ricchi. 脠 un rischio reale?
R: S矛, ed 猫 un rischio concreto. Il concetto 猫 nato in contesti occidentali e tecnocratici. All鈥檌nizio la digitalizzazione era uno strumento, forse anche troppo fine a s茅 stesso. Ma oggi l鈥檃pproccio si 猫 evoluto: si cuce sul territorio, si adatta; quindi, le caratteristiche di una smart city dipenderanno dalle peculiarit脿 del territorio in cui 猫 stata progettata, va sempre declinato sulla base delle caratteristiche del territorio. La partecipazione dei cittadini 猫 diventata centrale, e c鈥櫭 una crescente attenzione a come rendere questo modello applicabile anche in contesti meno sviluppati, meno digitalizzati.
D: Il contatto con la cultura locale 猫 quindi essenziale?
R: Assolutamente. Non si pu貌 parlare di Smart City senza partire dai bisogni specifici e reali del territorio e dei suoi abitanti. Serve anche un approccio transdisciplinare che tenga insieme tecnologie, aspetti culturali, economici, sociali. Ed 猫 proprio per questo che il CAS nasce dalla stretta collaborazione di tre dipartimenti diversi.
D: Esiste una corrente di pensiero che sostiene che le smart cities sarebbero poco resilenti in contesti di crisi, ad esempio se dovesse esserci scarsit脿 nell鈥檃pprovvigionamento energetico鈥 cosa ne pensi?
R: Per assurdo 猫 proprio il contrario: le smart cities possono aiutare a superare meglio momenti di penuria energetica. Questo perch茅 promuovono lo sviluppo della produzione decentralizzata da energie rinnovabili, che di fatto 猫 locale ed indipendente dalle dinamiche globali. Inoltre, implementando reti che sfruttano l鈥檌ntelligenza artificiale per ottimizzare i flussi associati a sistemi di stoccaggio, come ad esempio auto elettriche bidirezionali, possiamo produrre e stoccare energia per utilizzarla a dipendenza di bisogni specifici. Attualmente la ricerca in questo ambito 猫 intensa, l鈥檌nnovazione ha senza dubbio come obiettivo anche l鈥檃umento della resilienza dei sistemi.
D: Quali sono i rischi in termini di privacy e sicurezza? Come si gestiscono?
R: Chiaramente la sicurezza 猫 alla base. Parliamo di sistemi che raccolgono tanti dati, quindi 猫 essenziale progettare la sicurezza a monte, con delle strutture automaticamente protette (privacy by design o privacy by default). 脠 un tema importante, la sicurezza dei cittadini e dei loro dati sensibili. Per esempio, le telecamere intelligenti nelle Smart City spesso rilevano solo sagome, non dettagli personali. L鈥檃nonimizzazione 猫 strutturale.
D: Quali sono le competenze pi霉 richieste oggi per lavorare in questo ambito?
R: Servono profili ibridi. Ognuno deve avere competenze forti nella propria area, ma anche la capacit脿 di dialogare con altre discipline. Serve chi sa parlare il linguaggio dell鈥檌ngegnere, del sociologo, dell鈥檈conomista. Non dobbiamo sapere tutto, ma dobbiamo saperci comprendere. Proprio per questo il CAS 猫 strutturato in collaborazione con tre dipartimenti (DACD, DEASS e DTI)
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D: E quindi il CAS Smart City 精东影业 cosa vuole offrire, concretamente?
R: Strumenti per affrontare questa complessit脿. Vogliamo formare professionisti capaci di progettare innovazione nei sistemi territoriali, integrando le competenze tecniche con la capacit脿 di leggere il contesto e coinvolgere i cittadini. 脠 un laboratorio interdisciplinare, nato per generare impatto.
Aggregatore Risorse
-
- Modalit脿 da definire
- 14 novembre 2025
- Frequenza da definire
- Mendrisio, Campus 精东影业
- 15.0 ECTS
- 180 ore-lezione