Case Management
Il Case Management: una risposta olistica alle sfide del settore sociosanitario - Blog Formazione continua
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- Il Case Management: una risposta olistica alle sfide del settore sociosanitario
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Nato negli USA degli anni 鈥70 del Novecento il case management rappresenta una delle chiavi di volta degli interventi sociosanitari, socioassistenziali e socioeducativi in un mondo in costante cambiamento. Affrontando l'intricata complessit脿 dei bisogni umani in contesti di welfare, spesso incastonati tra diverse fonti di supporto e servizi, sia istituzionali che informali, il case management si presenta come un approccio di carattere olistico (dal greco h貌los, cio猫 芦totale禄, 芦globale禄) che cerca di superare i limiti dell鈥檌per-specializzazione contemporanea.
A partire dagli anni 鈥90 si assiste ad una progressiva implementazione dell鈥檃pproccio in molti paesi europei, in una prima fase soprattutto in ambienti sanitari e successivamente nell鈥檃mbito dei servizi sociali, un processo di crescita e diffusione culturale testimoniato dalla pubblicazione di svariati articoli, manuali e libri dedicati al tema.
Da tempo nel contesto svizzero si assiste ad una crescita del dibattito su approcci individualizzati e personalizzati e il case management di derivazione anglosassone viene adattato e reinterpretato tenendo conto delle specifiche caratteristiche del sistema di welfare nazionale e del relativo profilo di competenze da costruire2. All鈥檌nterno di questo quadro generale l鈥檃pproccio trova attenzione e risonanza anche nel contesto ticinese, sia in strutture private che pubbliche, in campo assicurativo, sociosanitario e educativo.
Per quanto gi脿 presente in Ticino da almeno quindici anni il case management riceve un forte impulso, sia a livello internazionale che locale, nella fase pandemica e post-pandemica (fra il 2020 e il 2022) sulla scorta di una forte domanda di lavoro territoriale e comunitario.
Oggi sono molte le professioni potenzialmente coinvolte (o coinvolgibili) in questa prospettiva sia nel sociale (assistenti sociali, consulenti sociali, educatori, tutori, orientatori e consulenti delle assicurazioni sociali, malattia e infortuni, consulenti per l鈥檌mpiego, l鈥檌ntegrazione e la reintegrazione professionale) che nella sanit脿: infermieri che lavorano a domicilio, nei centri diurni o a stretto contatto con la salute mentale, la disabilit脿, famiglie fragili e minori difficili; ma anche infermieri che lavorano in degenze ospedaliere che intendono migliorare le pratiche relative alle dimissioni e ai trasferimenti (i cosiddetti 鈥渋nfermieri di legame鈥).
L鈥檃pproccio, peraltro, ha diversi motivi di interesse per professionisti della riabilitazione (fisioterapisti, ergoterapisti, psicomotricisti, logopedisti, ...), dietisti, farmacisti e medici, soprattutto per mitigare gli effetti critici dell鈥檈ccesso di settorializzazione che caratterizza il panorama contemporaneo.
Uno dei tratti distintivi del case management, infatti, 猫 quello di considerare tutte le dimensioni e gli aspetti di vita di una persona che sta sperimentando una situazione di policrisi, cio猫 he chiama in causa e investe una pluralit脿 di aspetti: dalla salute fisica al benessere psicologico, dall鈥檌nclusione sociale all鈥檃utonomia, dalla formazione al lavoro, dall鈥檃bitazione all鈥檌ntegrazione.
La consapevolezza di questa complessit脿 richiede la capacit脿 di costruire interventi personalizzati che fanno leva su una pluralit脿 di fonti di aiuto (pubblici, privati, formali, informali), evitando sovrapposizioni, incoerenze e ridondanze.
Da tempo nel contesto svizzero si assiste ad una crescita del dibattito su approcci individualizzati e personalizzati e il case management di derivazione anglosassone viene adattato e reinterpretato tenendo conto delle specifiche caratteristiche del sistema di welfare nazionale e del relativo profilo di competenze da costruire2. All鈥檌nterno di questo quadro generale l鈥檃pproccio trova attenzione e risonanza anche nel contesto ticinese, sia in strutture private che pubbliche, in campo assicurativo, sociosanitario e educativo.
Per quanto gi脿 presente in Ticino da almeno quindici anni il case management riceve un forte impulso, sia a livello internazionale che locale, nella fase pandemica e post-pandemica (fra il 2020 e il 2022) sulla scorta di una forte domanda di lavoro territoriale e comunitario.
Oggi sono molte le professioni potenzialmente coinvolte (o coinvolgibili) in questa prospettiva sia nel sociale (assistenti sociali, consulenti sociali, educatori, tutori, orientatori e consulenti delle assicurazioni sociali, malattia e infortuni, consulenti per l鈥檌mpiego, l鈥檌ntegrazione e la reintegrazione professionale) che nella sanit脿: infermieri che lavorano a domicilio, nei centri diurni o a stretto contatto con la salute mentale, la disabilit脿, famiglie fragili e minori difficili; ma anche infermieri che lavorano in degenze ospedaliere che intendono migliorare le pratiche relative alle dimissioni e ai trasferimenti (i cosiddetti 鈥渋nfermieri di legame鈥).
L鈥檃pproccio, peraltro, ha diversi motivi di interesse per professionisti della riabilitazione (fisioterapisti, ergoterapisti, psicomotricisti, logopedisti, ...), dietisti, farmacisti e medici, soprattutto per mitigare gli effetti critici dell鈥檈ccesso di settorializzazione che caratterizza il panorama contemporaneo.
Uno dei tratti distintivi del case management, infatti, 猫 quello di considerare tutte le dimensioni e gli aspetti di vita di una persona che sta sperimentando una situazione di policrisi, cio猫 he chiama in causa e investe una pluralit脿 di aspetti: dalla salute fisica al benessere psicologico, dall鈥檌nclusione sociale all鈥檃utonomia, dalla formazione al lavoro, dall鈥檃bitazione all鈥檌ntegrazione.
La consapevolezza di questa complessit脿 richiede la capacit脿 di costruire interventi personalizzati che fanno leva su una pluralit脿 di fonti di aiuto (pubblici, privati, formali, informali), evitando sovrapposizioni, incoerenze e ridondanze.
E articolato
Nel corso degli anni l鈥檃pproccio si 猫 arricchito e si presenta oggi come un processo cooperativo che accerta bisogni e competenze, pianifica, mette in atto, coordina, controlla e valuta le opzioni ed i servizi in risposta alla domanda di salute e benessere di una persona, al fine di raggiungere esiti di qualit脿 di vita con un uso efficiente ed equo delle risorse, aumentando l鈥檈mpowerment del soggetto.
Pi霉 precisamente possiamo dire che il case management mira ai seguenti obiettivi fondamentali:
Pi霉 precisamente possiamo dire che il case management mira ai seguenti obiettivi fondamentali:
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Rendere possibile il coordinamento tra professionisti per rispondere in modo integrato ai bisogni di persone in stato di disagio.
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Favorire la condivisione di un metodo di lavoro tra figure professionali diverse e la condivisione di responsabilit脿
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Favorire l'integrazione tra risorse formali ed informali diverse al fine di migliorare complessivamente l'appropriatezza del sistema e del servizio ai beneficiari
Le fasi fondamentali del case management includono: l'analisi approfondita dei bisogni e delle risorse disponibili per affrontare la situazione (Assessment); lo sviluppo di un piano assistenziale individualizzato, basato sulle analisi svolte in precedenza, quindi sulle esigenze specifiche della persona (Care planning); la messa in campo degli interventi; una fase di monitoraggio e una di valutazione finale.
La fase di Assessment coinvolge non solo gli operatori ma anche gli utenti ed altri partecipanti. Questo processo si pone una serie di obiettivi generali di natura amministrativa e professionale, quali: l鈥檌ndividuazione dei bisogni, le diverse opzioni per soddisfarli, l鈥檈mersione delle opinioni degli utenti e dei caregiver sui bisogni e sulle opzioni e l鈥檈laborazione di un giudizio ragionato. 脠 durante questa fase iniziale che 猫 possibile definire la natura del 鈥渃aso鈥 e i suoi confini, dal momento che gli operatori non devono affrontare tutti gli aspetti della vita dell鈥檜tente (molti di essi devono rimanere privati ed estranei all'interesse dei servizi). Questo consente di chiarire i limiti del coinvolgimento dei servizi e i motivi per cui tale coinvolgimento 猫 legittimo ed eticamente corretto, nonch茅 di formulare giudizi e operare deduzioni in maniera obiettiva ed indipendente.
La successiva fase di care planning consiste nel progettare un 芦piano禄 (assistenziale, educativo, riabilitativo, o di altro tipo) costruito su misura per un utente, nel contesto delle risorse e delle reti formali e informali in cui 猫 inserito. L'obiettivo fondamentale 猫 predisporre un piano di interventi integrati, sviluppando e sostenendo le risorse gi脿 disponibili oppure attivando nuove possibilit脿 di risposta emersi nella fase di assessment. Il processo di costruzione del piano dovr脿 tenere conto delle decisioni iniziali sulle risorse necessarie a soddisfare i bisogni e di quelle relative al tipo di aiuto da offrire, in modo da orientare in modo congruente i diversi fornitori di servizi.
La fase di Assessment coinvolge non solo gli operatori ma anche gli utenti ed altri partecipanti. Questo processo si pone una serie di obiettivi generali di natura amministrativa e professionale, quali: l鈥檌ndividuazione dei bisogni, le diverse opzioni per soddisfarli, l鈥檈mersione delle opinioni degli utenti e dei caregiver sui bisogni e sulle opzioni e l鈥檈laborazione di un giudizio ragionato. 脠 durante questa fase iniziale che 猫 possibile definire la natura del 鈥渃aso鈥 e i suoi confini, dal momento che gli operatori non devono affrontare tutti gli aspetti della vita dell鈥檜tente (molti di essi devono rimanere privati ed estranei all'interesse dei servizi). Questo consente di chiarire i limiti del coinvolgimento dei servizi e i motivi per cui tale coinvolgimento 猫 legittimo ed eticamente corretto, nonch茅 di formulare giudizi e operare deduzioni in maniera obiettiva ed indipendente.
La successiva fase di care planning consiste nel progettare un 芦piano禄 (assistenziale, educativo, riabilitativo, o di altro tipo) costruito su misura per un utente, nel contesto delle risorse e delle reti formali e informali in cui 猫 inserito. L'obiettivo fondamentale 猫 predisporre un piano di interventi integrati, sviluppando e sostenendo le risorse gi脿 disponibili oppure attivando nuove possibilit脿 di risposta emersi nella fase di assessment. Il processo di costruzione del piano dovr脿 tenere conto delle decisioni iniziali sulle risorse necessarie a soddisfare i bisogni e di quelle relative al tipo di aiuto da offrire, in modo da orientare in modo congruente i diversi fornitori di servizi.
L鈥檃pproccio si caratterizza per la ricerca di una coralit脿 coordinata, che chiama in causa, a livello diverso, pi霉 attori. Fra le persone coinvolte nel processo di care planning possiamo trovare: il case manager, l鈥檜tente (assistito, beneficiario, cliente o paziente a seconda del linguaggio che viene adottato), i rappresentanti dei servizi potenzialmente coinvolti, i caregiver familiari (effettivi o potenziali), i parenti, gli amici, i vicini e altri membri della comunit脿 legati alla persona e, per finire, uno o pi霉 operatori di altri servizi.
Conclusa la fase elaborativa si passa all鈥檌mplementazione del piano di intervento, processo che consiste in una serie di eventi che coinvolgono persone e organizzazioni e che si succedono nel tempo, collegandosi l'uno all'altro. I collegamenti che si creano fra persone ed organizzazioni devono essere opportunamente definiti, cos矛 come deve essere definita l'adesione ai compiti stabilita da parte di ciascuno.
La fase realizzativa richiede di essere attentamente monitorata per almeno due ragioni. In primo luogo, per controllare che il piano d鈥檌ntervento concordato si sta effettivamente realizzando e, in secondo luogo, perch茅 l鈥檈same periodico del processo di implementazione degli interventi pu貌 richiedere aggiustamenti, modifiche e rettifiche in corso d鈥檕pera.
Un sistema di monitoraggio ben costruito consente al case manager di verificare il livello di attuazione del progetto di assistenza individualizzato e l鈥檃ppropriatezza degli interventi in relazione agli effettivi bisogni. Oltre a ci貌, il monitoraggio offre una valida restituzione dell'operato a dirigenti ed operatori, la possibilit脿 di avere un quadro progressivo rispetto ai costi delle prestazioni e permette di elaborare, ove necessario, modificazioni al piano di intervento.
Monitorare consente, infine, di raccogliere informazioni puntuali e pertinenti per la valutazione, un鈥檃ttivit脿 che mira espressamente a fornire un giudizio di merito (attribuzione di valore) sull鈥檃ttuazione degli interventi.
L鈥檃ttivit脿 di valutazione tipica del case management contempla e integra l鈥檃ttenzione al particolare con la visione globale e panoramica di un intervento, in una prospettiva di corresponsabilit脿. Si tratta, cio猫, di una valutazione che aiuta a capire meglio la corretta e la congruenza delle scelte fatte e degli (eventuali) errori commessi, in vista di un miglioramento dell鈥檃zione.
Il case manager mette in campo una forma di intelligenza dialogica6 e connettiva quanto mai auspicabile, in quanto si tratta di collegare e far cooperare persone, istituzioni e servizi dal diverso profilo identitario e disciplinare. Pur non rinunciando alla propria formazione professionale (sociale, sanitaria, educativa o amministrativa) il case manager va oltre le specializzazioni e sa essere, potremmo dire, a-settoriale, in quanto ricerca la ricomposizione disciplinare a favore dell鈥檜nicit脿 della persona-utente.
Conclusa la fase elaborativa si passa all鈥檌mplementazione del piano di intervento, processo che consiste in una serie di eventi che coinvolgono persone e organizzazioni e che si succedono nel tempo, collegandosi l'uno all'altro. I collegamenti che si creano fra persone ed organizzazioni devono essere opportunamente definiti, cos矛 come deve essere definita l'adesione ai compiti stabilita da parte di ciascuno.
La fase realizzativa richiede di essere attentamente monitorata per almeno due ragioni. In primo luogo, per controllare che il piano d鈥檌ntervento concordato si sta effettivamente realizzando e, in secondo luogo, perch茅 l鈥檈same periodico del processo di implementazione degli interventi pu貌 richiedere aggiustamenti, modifiche e rettifiche in corso d鈥檕pera.
Un sistema di monitoraggio ben costruito consente al case manager di verificare il livello di attuazione del progetto di assistenza individualizzato e l鈥檃ppropriatezza degli interventi in relazione agli effettivi bisogni. Oltre a ci貌, il monitoraggio offre una valida restituzione dell'operato a dirigenti ed operatori, la possibilit脿 di avere un quadro progressivo rispetto ai costi delle prestazioni e permette di elaborare, ove necessario, modificazioni al piano di intervento.
Monitorare consente, infine, di raccogliere informazioni puntuali e pertinenti per la valutazione, un鈥檃ttivit脿 che mira espressamente a fornire un giudizio di merito (attribuzione di valore) sull鈥檃ttuazione degli interventi.
L鈥檃ttivit脿 di valutazione tipica del case management contempla e integra l鈥檃ttenzione al particolare con la visione globale e panoramica di un intervento, in una prospettiva di corresponsabilit脿. Si tratta, cio猫, di una valutazione che aiuta a capire meglio la corretta e la congruenza delle scelte fatte e degli (eventuali) errori commessi, in vista di un miglioramento dell鈥檃zione.
Il case manager mette in campo una forma di intelligenza dialogica6 e connettiva quanto mai auspicabile, in quanto si tratta di collegare e far cooperare persone, istituzioni e servizi dal diverso profilo identitario e disciplinare. Pur non rinunciando alla propria formazione professionale (sociale, sanitaria, educativa o amministrativa) il case manager va oltre le specializzazioni e sa essere, potremmo dire, a-settoriale, in quanto ricerca la ricomposizione disciplinare a favore dell鈥檜nicit脿 della persona-utente.
Aggregatore Risorse
-
- In presenza
- 29 settembre 2025
- Diurna
- Manno, stabile Suglio
- 35.0 ECTS
- 352 ore-lezione
-
- In presenza
- 29 settembre 2025
- Diurna
- Manno, stabile Suglio
- 15.0 ECTS
- 180 ore-lezione
-
- In presenza
- 01 ottobre 2025
- Diurna
- Manno, stabile Suglio
- 10.0 ECTS
- 120 ore-lezione
-
- In presenza
- 08 maggio 2025
- Diurna
- Manno, stabile Suglio
- 3.0 ECTS
- 48 ore-lezione