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Guardando all’esperienza italiana, il TO è proposto come strumento formativo per lavoratori impegnati nell’ambito del lavoro educativo e sociale. Attraverso esercizi corporei e riflessivi viene favorito un lavoro di de-meccanizzazione dell’esperienza, agevolando il confronto collettivo tra i partecipanti attorno alle difficoltà e alle criticità che emergono nella pratica lavorativa.
Nei laboratori di Teatro dell’Oppresso sarà possibile esperire due delle principali tecniche che caratterizzano il metodo boaliano. Non è richiesta alcuna esperienza pregressa in ambito teatrale.
Il Teatro Immagine, grazie all’utilizzo del corpo e della capacità espressiva e creativa di ogni singola persona, consente di mettere in scena situazioni emotivamente complesse e scenari di difficile gestione e conflitto nell’ambito lavorativo. Nelle immagini congelate possono essere rappresentati momenti di difficoltà incontrati nel corso della propria attività lavorativa ai quali segue una riflessione collettiva.
Il Teatro Forum, tratto distintivo del TO, concede l’opportunità di mettere in scena situazioni complesse, contraddittorie ed irrisolte esperite nella propria prassi lavorativa, strutturando uno spettacolo teatrale. I facilitatori del laboratorio chiedono alle spettatrici e agli spettatori di immaginare e conseguentemente realizzare, entrando in scena, possibili modalità di intervento che trasformino la realtà rappresentata, stimolando il confronto di gruppo.