Ennio Ripamonti
E. Ripamonti - L’importanza del Case management per “fare regia”
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Ennio Ripamonti è Co-responsabile del CAS Case Management, offerta interprofessionale rivolta a professionisti dell’area welfare che mirano ad assumere ruoli di coordinamento dei diversi interventi assistenziali e di accompagnamento delle persone in condizioni complesse.
Quando parliamo di “Case management” a cosa ci riferiamo? La figura di Case manager come si inserisce all’interno del contesto socio-sanitario?
ċCon il termine case management ci si riferisce ad un approccio che si è sviluppato in ambito sociosanitario, assistenziale e educativo per accompagnare percorsi individualizzati di una certa complessità. Si articola come un processo cooperativo che accerta i bisogni e le competenze della persona e della sua rete primaria allo scopo di valutare, pianificare e coordinare gli interventi più opportuni in risposta alla domanda di salute e benessere.
Si tratta di un approccio, e quindi di una funzione operativa, che mostra tre vantaggi fondamentali nell’attuale configurazione dei sistemi di welfare: appropriatezza, efficacia, efficienza ed empowerment.
Coordinando le risorse e le azioni di molteplici attori (istituzionali e professionali) la/il case manager può elaborare un piano di intervento più appropriato alle caratteristiche specifiche dell’utente e del suo contesto di vita. Un piano d’intervento ad alto tasso di appropriatezza, inoltre, ha maggiori possibilità di risultare efficace dal punto di vista dell’impatto concreto sulla qualità di vita dell’utente. Ma non solo, consente di gestire le risorse in modo più efficiente ed equo, evitando sprechi derivanti da sovrapposizioni, ripetizioni o competizioni fra servizi. L’approccio di case management, infine, facilita il processo di «capacitazione» dell’utente, favorendo un maggior livello di consapevolezza e partecipazione attiva rispetto agli interventi messi in campo.
Perché è importante una formazione in questo ambito e a quali bisogni risponde il CAS offerto dalla Ӱҵ?
ċI sistemi di welfare sono costantemente alla ricerca di una loro sostenibilità, sia economica che sociale. Formarsi all’approccio di case management è un modo per rispondere a questa esigenza e per costruire percorsi di cura e assistenza complessi, personalizzati e sostenibili.
Il CAS proposto da Ӱҵ offre un’occasione di miglioramento del patrimonio di conoscenze e competenze necessario per lavorare in questa prospettiva, mitigando gli effetti negativi (nella maggior volte dei casi non voluti) degli eccessi di specializzazione e settorializzazione, tipici di molti servizi contemporanei (sanitari, sociali, educativi, assistenziali).
A quali professionisti si rivolge il CAS Case Management?
ċIl CAS si rivolge a una platea variegata di figure professionali, che agiscono in diverse aree e settori del welfare, fra cui: infermieri, assistenti sociali, educatori, pedagogisti, formatori, orientatori.