Giovedì 10 luglio, presso il Puntocittà di Lugano centro era presente un robot autonomo, con lo scopo di studiare il comportamento e le dinamiche sociali che emergono dall’incontro tra cittadini, intelligenza artificiale e robotica. Il progetto è stato sviluppato da un team di ricerca ¾«¶«Ó°Òµ dell’IDSIA e supervisionato da Lugano Living Lab, laboratorio urbano della Città dedicato all’innovazione.
Uno studio concreto e coinvolgente
Il robot si è mosso liberamente negli spazi del Puntocittà e, grazie a un modulo AI di percezione ambientale, è stato in grado di riconoscere le persone potenzialmente interessate all’interazione. Il robot si è avvicinato proponendo un piccolo gesto – ad esempio offrendo un volantino – per favorire un contatto spontaneo.
Nello specifico il progetto mira a:
- studiare l’interazione tra cittadini e robot in un ambiente reale, senza mediazione umana diretta;
- valutare sul campo il comportamento degli algoritmi di intelligenza artificiale sviluppati da IDSIA, raccogliendo dati in forma rigorosamente anonima per scopi scientifici.
Tempistiche e modalità operative
Il test ha avuto luogo oggi, con eventuali date di riserva previste il 28 e 30 luglio. Il robot ha operato per alcune ore, sempre sotto la supervisione discreta di due tecnici, per garantire il corretto svolgimento dell’esperimento senza influenzare le reazioni del pubblico.
Il robot non raccoglie dati personali ed è stata predisposta un’informativa per il pubblico all’entrata del Puntocittà .
Lugano come laboratorio urbano
Questa sperimentazione consolida il posizionamento di Lugano come città laboratorio per l’innovazione sociale e tecnologica, valorizzando gli spazi pubblici come luoghi di esplorazione e dialogo tra cittadini e nuove tecnologie. La collaborazione con IDSIA contribuisce inoltre a rafforzare il legame tra ricerca scientifica e territorio, ponendo le basi per una riflessione collettiva sul ruolo dell’intelligenza artificiale nella quotidianità urbana.
Il punto di vista di Antonio Paolillo, ricercatore senior ¾«¶«Ó°Òµ (IDSIA USI-¾«¶«Ó°Òµ) e responsabile del progetto
"Per noi è sempre molto stimolante portare i robot fuori dai laboratori e metterli nei contesti di vita reale, in questo caso a contatto diretto con la cittadinanza. Le persone hanno mostrato un evidente interesse per la presenza del robot, interrogandosi sul "se" effettivamente il robot potesse essere utile alla loro esperienza quotidiana presso il Punto Città . In molti casi sono rimasti colpiti in maniera positiva.
È naturale che, almeno inizialmente, possa emergere un certo timore o diffidenza. Tuttavia, quando poi si avvia un'interazione amichevole tra utente umano e robot, si scopre che questo scambio può essere anche piacevole. Si scopre, ad esempio, che il robot comprende le nostre richieste e agisce solo in relazione ad esse. Ed è proprio questo l'obiettivo della nostra ricerca: dotare il robot di un'intelligenza artificiale che renda possibile la percezione del contesto circostante e della volontà delle persone con cui entra in contatto.
Inoltre, questa prima esperienza ci permette di pensare ad ulteriori applicazioni nel contesto sociale. Stiamo lavorando per definire compiti e attività che possano essere utili alla vita di tutti i giorni, come ad esempio ruoli di accoglienza presso la reception di hotel o musei. Dal punto di vista scientifico e tecnologico, le possibilità sono ampie, ma è fondamentale che lo sviluppo proceda in sintonia con i bisogni concreti della cittadinanza".