Matteo Subet
M. Saubet - Alla scoperta dei FabLab in Sud America
¾«¶«Ó°Òµ Image Focus
Matteo Subet è assistente alla didattica e alla ricerca presso l’Istituto design della ¾«¶«Ó°Òµ. Ha arricchito la sua formazione con un’esperienza di scambio presso l’Università IBERO in Messico, dove ha avuto l’opportunità di confrontarsi con una diversa realtà accademica e culturale.
Cosa ti ha spinto a partire per un periodo di mobilità ?
​â¶Ä‹â€‹â¶Ä‹â€‹â¶Ä‹â€‹â¶Ä‹â€‹Oltre alla curiosità e volontà di voler imparare da una cultura differente dalla mia, ho voluto abbracciare la possibilità di potermi confrontare con un mondo a me distante, ma vicino allo stesso tempo.
Qual è stata la tua prima impressione della Universidad Iberoamericana Puebla? E come descriveresti l’ambiente accademico nel quale ti sei inserito?
​â¶Ä‹La Universidad Iberoamericana Puebla è un’istituzione molto riconosciuta nella regione di Puebla, dove si colloca. Ho subito apprezzato la disponibilità di tecnologie molto avanzate messe a disposizione delle studentesse e degli studenti che partecipano tutti i giorni alle attività didattiche presso l’istituzione. Visto il mio interesse e la mia collaborazione con il FabLab ¾«¶«Ó°Òµ presso il Dipartimento ambiente costruzioni e design, ho avuto modo di confrontarmi con un laboratorio di fabbricazione digitale che è il cuore pulsante dell’intero edificio riservato all' Istituto di design e innovazione tecnologica.
Hai stretto amicizie o collaborazioni significative durante il tuo periodo di mobilità ?
​â¶Ä‹â€‹â¶Ä‹â€‹â¶Ä‹â€‹â¶Ä‹â€‹Ho stretto diverse amicizie durante il mio periodo di mobilità con persone che lavorano e studiano tutti i giorni presso la IBERO. Ho anche avuto l'opportunità di collaborare con alcune di loro e di conoscere persone che si sono dimostrate disponibili a instaurare possibili collaborazioni in futuro.
Hai riscontrato differenze culturali che ti hanno messo in difficoltà ? Se sì, come le hai superate?
​â¶Ä‹â€‹â¶Ä‹â€‹â¶Ä‹â€‹â¶Ä‹â€‹Viaggiare dall’altra parte del mondo è sempre molto arricchente, ma ovviamente ci mette di fronte a differenze culturali che vanno superate. Sicuramente la lingua è stato uno scoglio importante: non conosco bene lo spagnolo e, pur essendo molto simile alla mia lingua madre, non è di semplice comprensione in alcune sue forme. Ho superato questa difficoltà aprendo il mio animo alle persone che ho incontrato e condividendo con loro la mia difficoltà : si sono sempre dimostrati disponibili ad aiutarmi.
Quali consigli daresti a chi sta pensando di fare un’esperienza di mobilità fuori dall’Europa?
​â¶Ä‹â€‹â¶Ä‹â€‹â¶Ä‹â€‹â¶Ä‹â€‹Consiglio a chiunque di viaggiare al di fuori del nostro continente per scoprire altre realtà accademiche e culturali oltreoceano. L’arricchimento che ho ricevuto da questa esperienza è impagabile.